BRU
   Anche la voce bambinesca Iìnr\ sembra appoggiare validamente l’opinione di coloro, che sostengono originaria ne’Veneti primi la lingua greca; perchè non si saprebbe acconciamente spiegare il fenomeno, che questa voce fosse stata trasmessa dal commercio de' Veneti col Levante. V.
 ENÒTA.
   La brina, detto in gergo, vale La notte. BRUNA, s. Í. Voce di gergo, che vale ¡Sotte Quindi Meza bruiva, Mezza notte. RRUNAL, s. m. Voce di gergo, Culo. RRUN.4LI, s. m. T. mar. Stella o Biscia. Quell’incurvatura eh’ è fra i ginocchi e la colomba, e per eui l'acqua può scorrere agevolmente da prua a poppa, riunendosi nella sentina della tromba, donde si manda fuori.
RRUNESTA, s. f. Voce Agr. Brumasta e Brumesta, detta anche Lambrusca e Per-golese. Sorta d’uva selvatica, il cui vitigno è detto da Linneo Vilis Lambrusca. Ve n’ha di bianca, di nera e di rossa. RRUNIDÒR, s. m. V. Inbrunidòr.
 RRUNÌR, v. Imbrunir.
 BRUO, s. m. Brodo, V. Rrooo.
 . Anuàr im bruo de viole, Lo stesso che Andar in brodo de viole, V. Brodo. BRUOLO, s. m. T. Antiq. V. Brolo. BRUOLOlNGO, Andar a bruolonco , V. Andar.
 RRUSA, ZoGÀR A DRUSA, V. ZoGÀR A MARCO-MADONE, Ìli ZoGÀR.
 BRUSÌ, s. in. Casa bruciata e diroccata, Sfasciume.
 RRUSÀ, add. Bruciato; Abbrucialo; Inu-sto, Arso dal fuoco. Bruciaticcio, dicesi Quel che resta dopo esser brucialo — Afa-
 Io	si dice delle frutta, che strette da nebbia o soverchio caldo, non possono condursi a perfezione. Arrabbialo, direbbesi delle Vivande, quando sono cotte in fretta e con troppo fuoco.
   Brusì d’amòr, V. Coto e Inamorà. Spuzza da onto brusì, V. Spuzza.
   Aver i lavri brusai dal fredo. Aver le labbra abbrustolile, cioè Aver abrasa per l’azione dell’aria fredda la cute delle labbra. Aver i ragani alle labbra.
   Odor da brusì, Bi~uciaticcio o Abbru-ciaticcio, direbbesi del Puzzo o odor di brucialo, che si contrae per troppa cottura.
   Andàr via la roba brusìda, Andar via a ruba. Dicesi di merce od altro, che abbia grande spaccio.
   Su le ore brusìe, SulP alba de' tafani; Sull’ore bruciate, cioè Sulle ore di maggior calore; e vale fig. pel Tempo in cui quasi tutti stanno ritirati in casa. Su di che abbiamo il dettato, Tra vespro e nona non va fuor persona buona.
   Partía brusada, detto metaf. in termine di giuoco, che anche si dice Partía ardía o ardida, e vuol dire Partita guadagnata in un batter <T occhio o in un bacchio baleno, cioè Senza dar quasi respiro al perditore.
R R U
  RRUSACAMISA (a) modo avv. Improvvisamente; In un tratto; Inaspettatamente.
     Chiapìr uno a brusacamisa, Cogliere o Sorprendere uno ex abrupto, d'improvviso.
     Far una partìa a brusacamisa, Far sul momento e in tutta fretta una partita. BRUSÀDA, s. f. Combustione; Abbrucia-mento; Adustione; Riardimento, I/ardere. RRUSADÌN,. s. m. si chiama metaf. Quel piccolo giuoco, che inaspettatamente vien proposto di fare in una brigala d’amici e vien fallo : per esempio una partita al tresetle ovvero al vinciperdi ec. e non più che una per ¡spicciarsene e andar poi via.
     Femo un brusadìn a tressetìn, che altrimenti potrebbe dirsi, Femouna Partie-ta de tressetìn a brusacamisa, e vuol dire Giuochiamo una partita su due piedi. BRUSADÌN, add. Bruciaticcio, Quello che resta d’una cosa leggera, dopo eh’è bruciata.
  BRUSADÙRA, s. f. Voce agr. Colica o Cotenna; L’erba minuta che cuopre un prato a guisa di poli.
  RRUSAGIA, s. f. Voce che s’usa nel territorio Veneto verso il Padovano, Bruciaglia; Tutto ciò eh’ è buono ad avviare
   il	fuoco, come hrucioli, frasche, stoppa e simili cose di facile combustione. —5 Arsi-bile, significa Alto 0 acconcio ad ardere. BRUSAOCIII, s. m. (che si pronuncia come in Toscana Brusaoci) Voce del Contado verso Padova, e nome che dassi alla Ca-MAMlLA, V.
  RRUSVR, v. Abbruciare o Bruciare; Ardere, Consumar col fuoco che che sia. V. Impizzìi.
    Brusìr una casa, Metter fuoco a una casa; Incendiare.
     Brusarse la camisa, la cotola, el taba-bo , dicesi Infuocolare, Quando il panno ha semplicemente pigliato il nero dall'azione del fuoco avvicinatogli; Abbronzare 0 Abbruciacchiare, Quando il fuoco ha fatto maggior impressione, ma non ha bruciato; -Cruciare,Quando n’ha consumato una parte V. Incandìr.
     Brusarse i peli, Abbrustiare e Abbruciacchiare. Lo che avviene a’ peli de’ gatti
   0	de’cani, quando stanno al fuoco.
Brusìr de la carne, Frizzare; Mordi-care; Cuocere; Prudere; Pizzicare, Quel , dolore in pelle cagionalo dalle materie
I	corrosive sulle ferite, sugli scalfitti 0 sulle percosse etc.
     Brusìr del sol, Abbronzare 0 Arrostire, il Diseccare che fa il sole violentemente col suo calore. V erbe furono abbronzale da cocentissimo sole — Alidire; Arrabbiare, dicesi dell’Erbe, del Grano, delle Biade, quando si seccano per soverchio caldo 0 per nebbia prima del tempo.
     Rrusìr dei ochi, Frizzare 0 Bruciare, Quel pizzicore che si sente talvolta agli occhi pel calore.
     Rrusìr el cafù, V. Brustolar.
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    Rrusìr el pagiòn, V. Pagiòn.
   Brusìr f.l stomkgo, V. Rrusòr 0 Ma-
    gnamento.
    Rrusìr la scola, L’urizioetc. Marinare; Far forca, Dicesi de’Fanciulli quando tralasciano la scuola, i Religiosi l’uffizio etc.
   Rrusarsf. dal caldo , Abbruciare dal caldo, dicesi per iperbole del Sentire soverchiamente caldo. Stillar dal caldo.
    Brusarse per invidia, Biardere per invidia — Per vergogna, Arrossire; Vergognarsi — Per impazienza, Slare in sulla fune; Aspettare a gloria.
    Fero che brusa i peli per aria, Ferro tagli entissimo, che cima ogni peluzzo in aria, Rasoio 0 simile affilatissimo.
    Figurite se el se, brusa de mi, Pensa s’io abbragio ! cioè S’ egli si vergogna di me; ovv. Se arrossa in vedendomi.
    La mf. brusa; detto fig. Ciò mi cuoce 0 mi scotta, cioè Mi spiace, mi rincresce, mi duole — Questo xe buelo che me brusa
   ASSÌE QUANDO ME LO RECORDO, Questo è
    quello che, rammentandomene io, più forte mi cuoce — Sf. la ghf. brusa, che la se la grata, Chi V ha per mal si scinga, Chi è nell’ impegno se ne liberi.
    Quando la casa se brusa tuti se scalda, Quando la casa abbrucia ognun si riscalda, cioè 11 mal esempio fa do’ seguaci.
   Roba che facilmente se brusa , Boba combustibile, Atta a potersi facilmente bruciare. Incombustibile è il suo contrario. V. Frasche e Rrusagia.
   RRUSAÙRE, s. f. Scoria. Materia che si separa dai metalli nelle fornaci quando si fondono, e che insieme con esso loro scorre fuori da esse.
   RRUSCV, add. Buscato, Guadagnato.
    In altro sign. Bruscato ; Dibruscato ; Potato, diecsi delle vili.
RRUSCÀDY ) - „ , . „ , .
   RRUSCADÙRA ) s' f' PuMura’ Potazw' ne 0 Potagione, L’atto del potare le viti; ed anche Quello che si taglia da esse o dagli alberi. V. Rruscìr.
   Dar una bruscada a uno, delto metaf. dalla potatura, Pelare 0 Scorticare alcuno , Pregiudicarlo ne’ suoi interessi — I ga dì una bela bruscada, Lo /¡anno pelato molto bene.
   RIBUSCANDOLI, s. m. Luppoli, in plur. Pianta notissima che nasce spontaneamente e più nelle siepi, ed è nominata da’ Si-slem. Ilumulus Lupulus.
   RRUSCAÒR, s. m. Rimondatore, Colui che leva i bruscoli ai panni — Potatore 0 Po-datore, dicesi Quegli che pota le vili.
    Rruscaòr 0 Bruschia, T. degl’indoratori , Grattabugia 0 Grattupugia , Certo stromento fatto a guisa di pennelletto e composto di fila d’ottone, per pulir figure 0 lavori di metallo, che si vuol dorare a fuoco. E quindi Graltabugiare 0 Gratta-pugiare, dicesi il Ripulire.
I	RRUSCÀR , v. Buscare 0 Buscacchiare ,
I	Procacciarsi ed ottener che che sia con in-