S P E S P E S P E 687 quel altro fa le speme e vuoisi accennati»™ che il marito la mantiene od il drudo Ja gode. SPENTO, add. Spinto; Pinto; Sospinto, Urtalo. Spinto, dicesi per Incitato; Eccitato; Provocalo; Mosso; Indotto, che anche si dice Spunzecchiato ; Spronalo. Porti o Fenestra spenta so, Porla so cchiusa o rabbattuta, Non adatto chiusa. SPEìSTÒN, s. m. Spintone; Spinta; Urlone. Dar u.\ spentòn a lì porti, Dare una spinta ; Socchiudere o Rabbattere la porla o l'uscio. Dir un spento» a uno per de drio, Sospingere o Sospignere. SPENTONÀR, v. Spigncre o Spingere e Pignere, Urtar alcuno riinovendolo da sè o Cacciar oltre. In altro sign. Cacciare a spinte. SPENZER, s. m. (coll’ e larga e la z aspra) Voce Inglese, quella Specie di giacchetta che usano gli uomini e le donne ancora sopra l'abito per ripararsi dal freddo. SPENZER, v. (colla z dolce e l’e serrata) Spingere o Spignere, Far forza di rimuover da sè, che anche dicesi Sospingere o Sospignere. Spender in drio, Rispingere o Rispigne-re. In altro senso, Ponzare o Pontare, 11 far forza per mandar fuori gli escrementi del oorpo, il parto e simili. Tornar * spenzer. Risospingere. Spknzkr ivìnti un ìpìr, Sospingere, di-resi nel sign. di Vffrettare. Spenzer su uni portì o un balcòn, Socchiudere; Ilubbatlere; Riabbattere, Mezzo chiudere le imposte. Spenzer zo un bocùn, Spigncre o Pigner giù un boccone, in sign. di Mangiare in fretta e alle brevi. SPENZI, s. m. (colla z dolce) — El mal del spenzi, Premilo, Sforzo per mandar fuori del corpo una qualche cosa. Ponza-t/tenlo, diconsi gli Sforzi fatti nel tempo del parto. SPEO s. in. (forse dal lat. Cuspis) Spiede, Spiedo; Schidone; Schidione e Slidione, Vrne6R di ferro lungo ed acuto in cima, con cui s’arrsstlsce. Speo, detto per ¡scherno vale La spada, od è anche voce antiquata. Speo DA PIAR ROMBI, CAPELOKGHE eC. LOCUZ. de’ Pese. Spiedo, Arnese di ferro a guisa di spiedo, con cui si pigliano li detti pesci e testacei El par isipirà in t’ un speo, Man ego DE SCOA iu MaNECO. V. C0MTRASPE0. SPEOCIHÀ, add. Spidocchialo; Smorbalo da’pidocchi. Speochià, detto per rimprovero o ingiuria di elu dal niente o da uno stato misero è divenuto comodo, Pidocchio rilevato. SPEOCHIÀR, v. Spidocchiare; Smorbar da’pidocchi, Levar via i pidocchi, snidarli. Speocuiìr, detto Cg. Specchiate; Spe- culare; Squadrare; Sliracchiarc ne'contratti. SPEÒN. s. m. Spiedone, Spiedo grande. SPERANZA, s. f. T. Mar. Ancora di speranza o di rispello, si dice 1" Vncora maggiore d’ ogni nave, che riservasi ne’ più grandi pericoli. Star a la speranza, Stare alla bada, Vivere di lusinga. Tkgnìr in speranza, Tenere a speranza; Dar posto; Tenere a postura — Dare erba trastulla, vale Lusingare con ¡speranza, ma senza venire a conclusione. SPERANZA, add. (colla z aspra) Speranza- Io : Isperanzito e Speranzoso, Che ha preso speranza. SPERANZARSE, v. (colla z aspra) Speran-zarsi; Insperanzire; Stare a speranza; Vivere a speranza. SPERANZETA, s. f. Speranzina, Piccola speranza. SPERAR, v. — No se pol sperar più gnente da lu, Essere di perduta speranza, Dicesi di un Giovane che sia di cattiva condotta, da cui nulla sperar si possa di bene. Chi vive sperando more cantando, V. Vive*. SPERI)AURA, V. Despìrdaùra. SPÈRGA, s. f. è nome agg. dato da’nostri Cacciatori alla Serola, V. SPÈRGA, b. ni. corrotto da Pkrtega, T. de’Chioggiotti, Sperticato, Lungo a similitudine d’ una pertica, e per lo più lungo a dismisura, sproporzionato: dicesi d’ un Uomo. Fuserugnolo s'usa pure per allusione a Uomo magro e lungo come un fuso. SPÈRGA, dicono pure i nostri Pescatori ad alcune Bpecie di pesce del geuere Lulianus, come al Lulianus pallidus del Nardo, il quale è di color carneo pallido, della grandezza d’un barbone, ha grosse scaglie, ed è bastantemente buono a mangiare: ma è raro. Sperga parimente ed anche Tenca de mar vien chiamato un altro pesco detto da Linn. Labrus Pavo, che giunge ad un piede di lunghezza, della figura appunto della Tinca; che ha le pinne d’un bel colore turchino ed il corpo sparso di macchie sanguigne; è di sufficiente sapore. Sperga si dice da alcuni nostri Pescatori (benché da altri Cràgnizzo) ad un altro pesce di mare piuttosto raro, che corrispondo al Labrus carneus di Bloc, e che rassomiglia in qualche modo alla tinca di mare. È di color rosso carneo, ed ha tre macchio nere sul dorso posteriormente. È buono a mangiare. SPERIMENTA, add. E sperimentalo, cioè Provato. Uno sperimenta, Uomo esperto, pratico, versalo, impratichito, Che ha imparato a sue spese. SPERLONGAR, v. T. Mar. Acconigliare, Tirar i remi in galea, sicché a traverso di essa poco o nulla sporgano iu fuori. SPERLONGI1ÈR1, s. m. o Batisarchia, Ratlisarchia o Battisarsia, T. Mar. Nome che si dà a due legni bislunghi inchiodati negli schermotti o sia uella murata dalla parte di dentro d’una nave, una di qua l’altra di là, ai quali sono raccomandate le rizze. SPERM ACÈTI, s. m. (coll’e serrata) Sperma ceti, T. Farmaceutico, Materia pingue untuosa e bianca, disposta in ¡scaglie, simile alla cera raspata, che si cava dal cerebro di alcuni pesci del genere delle Balene detti Ceti, e serve pegli usi della medicina. SPERNAC1II À, add. Scapiglialo ; Scarmiglialo ; Sparnazzato ; Arruffalo; Rabbuffato; Sparpagliato i capelli. SPERNAC1II AB, v. Sparnazzare i capelli ; Scapigliare ; Rabbuffare ; Sparpagliare i capelli, Scompigliarli. Spernachiarse, Accapigliarsi, Tirarsi i capelli l'un l’altro. SPERNACHIO, s. m. — Essergiie in aria dei spernachi, L'uria ragna, dicesi Quando, cominciando a rannuvolare, l’aria fa i nuvoli a similitudine della ragna, e prendesi pec indizio ili prossima pioggia — Detto poi Gg. Esservi degl’ indizii, sentore, spruzzo, e si riferisce ad indizii sopra qualunque fatto che si voglia sapere. Spernachio, e per lo più in plur. Sper-nachi, T. de’Vignaiuoli; Spauracchio o Spaventacchio, Cencio o Straccio che si mette ne’ campi o nelle ortaglie per ¡spaventare gli uccellini che non calino a guastare i seminati. Spernachio del sorgoturco, V. Sorgoturco. SPERÒN o Spirùn s. m. Sprone o Sperone. Strumento d’acciaio o d’ottone, notissimo, che s’ usa per ¡spronare i cavalli. Il pungolo chiamasi Stelletta o Spronella. Sperùn dei muri, Sproni o Conlraforh delle mura o dei fondamenti, si dicono alcune Muraglie per traverso che si fanno talvolta per fortificare le mura — Speròn a pissacàn , Scarpa, Lavoro fatto a piedi d’una muraglia per fortificarla. Sperò» dei cavali, Sperone, dicesi a Quell’ unghione che ha il cavallo alquanto di sopra del piè. Sperò* del galo. Sperone, Quell’ unghione del Gallo, ch’esso ha alquauto di sopra del piè. Lo hanno anche molti altri uccelli. Sperùn o Spirùn de le barche, Sperohe o Becchetto, Punta della prua de’ navigli da remo. Le sue parti sono le seguenti — Sogie, Soglie, Pezzi di legno da prua, che in figura convessa restano sotto al bompresso — Cani, Cani, Pezzi di legno sotto le banchetto — Vasolini, Aghi, Due piane, sopra la scarpa, che servono per le soglie ove s’ appoggiano i cani — Fbguba o Figura, Bestione o Lione e Puleggia, La figura o Insegna della nave, V. Mascarón — Gruétb sono due pezzi di legno che sporgono in fuori, dove sono murate le vele — Intagi, Fregio, V. Brazioli, — Tagiamàr, Tagliamare, V. Tagiasàì.