S B R SBRIGATIVO, add. Sbrigativo o Sbrigato, Cbe facilmente si sbriga. SBRIGNÀR, V. Sbignàr. SBRINO 'ACOLO, s. ni. (che forse potrebbe derivare d.il lai. barb. Sbindala riportato dal l)u Cange e interpretato per tienda, ma che dall’ esempio ivi addotto pare che fosse una cosa pendente) Strombetto o Brano o Brandet o, Parte spiccata o pendente dal tutto; e per lo più ditesi de’ vestimenti laceri — Frappa o trincio di veste stracciata. SBRÌN'DOLA, add. Sgualdrinella; Man-drucchiola ; Bergh, nella ; Vaccuccia; Vaccherella, Puttana giovane. A vèr la so sbrivdola. Aver la su'i druda, la sua manza, la sua mantenuta. Sbbindola, dicesi nuche per vezzi ad una Fanciulla, lo stesso che Bagarini a, V. SB1UNDOLÀR, v. Penzolare ; Penzigliare, Star pendente o pendolonè. Sbrindolàr uà per tuto, Essere tutto cencioso.. Andar sbriciolando. detto in altro sign. Andar a girone, a zonzo, a ronda, vale Andar attorno e non saper dove. Ronzare in qua e in là; Andare in tregenda, vale Aggirarsi senza proposito alcuno. SBRINDOLÈTO, s. m. Bambinello; Fan-ciullino ; Bamberottolo ; Mammoletto ; Rubacchinolo. V. Bagarìn. SBRÈNDOLO, s. ni. Rrandello ; Penzolatu-ra, ('.he che via pendutone — Rimbrèncio-lo, direbbesi a Pezzuolo di carta, di straccio, di carne o di che che sia altro. Tirar via i sbrindoli, Sbrandellare, Spiccare brandelli. Sbrodolo db tutelo, V. Sbrindolkto. SBRINDOLÒN — Andàr a sbrindolòn, V. Andar. SBRINDOLÒNA, add. Vagabonda; Randagia, Che va volentieri vagando. Ma la nostra voce vernacola s’esprime per lo più in mala parte, intendendosi di Douna che non abbia cura delle cose domestiche e sia quasi sempre fuori di casa sua. V. Ziran-doiòn. SBRI.NDOLÒSO, add. Cencioso, Vestito di cenci — Rimbrenciotoso, Che ha rimbren-cioli, che ha molti pezzetti, ciarpe e bazzicature. Srrindolosa, Strofinaccio, Femmina di mal fare. SBRINGÀR o Springàb v. T. de’Fornai, Dar acqua alla pasta mezza fatta, vale Inumidire la pasta per perfezionarla. Sbrucar, dicesi pure fam. nel sign di Spruzzare che che sia con acqua. SBRIO. V. Per sbbio . SBR1SA. s. f. (colla s aspra) Voce agr. e per lo più Sbrisk nel plur. B rizzai ino, Nome d’una specie di fungo che nasce ne’ pedali e ne’tronchi degli alberi. Albentto, si dice a Quello che nasce su tutte le specie de’piopph SBRISA, add. e nel plur. Sbeisai, Voce ant. che somiglia nel sign. a Sbbico detto a Chioggia per Ardito; Temerario. Legge»! SRR in un componimento poetico ant. De gran SBRISAI MOSTRANDO ESSER DE RAZZA, cllO Vllol dire Dando a divedere esser della schiatta de'temerariì. SBIUSETO. dim. di Sbriso, V. SBRISO, add. Sbricio, Agg. a Persona, p vale Abbietta, vile, miserabile — Speiutc-chiato, per metaf. si dice di Chi è male in arnese — Stracciato. Agg. ad uomo o don-ua che abbia vestimenti stracciati e rotti. S3RISÒT0, add. Alquanto sbricio o gretto, b’ intendo di Uomo. SBRISSÀDA, 8. f. Sdrucciolata ; Sdrucciolamento, L'atto dello sdrucciolare. Dar una sbrissàda a I’adoa, a Treviso etc. detto metaf. Dar una corsa : Far una gitta. V. Sbrissòn. Sbrissàda, delta pure fig. Stappata e nel dimin. Scappatella o Scappatina, vale Errore, o Leggerezza — Dar o Fa» dna sbrissàda o dna sbrissad'ina, Far una scappala o una scappatella o scappatina, vale Commettere alcun errore o leggerezza; e dicesi anche in modo basso Scappucciare. SBRISSADÌNA, dim. di Sbrissàda. SBRISSÀR, v. Sdrucciolare ; Sinumare ; Scorrere, Si dice propr. dell'animale quando posto il piede sopra una cosa lubrica, scorre senza ritegno. Scendendo meno avvedutamente, smucciandole il piè. cadde. Srrissàr via, Scorrere; Sfuggire, V. Batersela in Bater — Tempo che sbrissa via, Tempo sdrucciolcntc, cioè Veloce, Fu-gace. Sbbissàb dna parola, Sfuggire una parola, Uscir di bocca inavvedutamente un discorso senza consiglio. Vardè che no ve sbrissa nel parlàb de le cative parole, Contenete o Raffrenate la lingua vostra perchè non isdruccioli, cioè non trapassi. SBRISSO, s. m. Sdrucciolo ; Lubrico ; Lu-bricchezza, Scrucciolamento: e Sito dove si sdrucciola. Sbrisso peb la strada, Mollume o Mollo-re, Quel bagnamento e umidità cagionata dalla pioggia della notte. SBRISSÒN, s. m. Sdrucciolata ; Sdrucciolo, L’atto dello sdrucciolare. De sbbissùn, detto avv. Di passaggio; Per istiuncio; Trascorrenlemen/e. Far un sbrissòn, detto ant. Gg. Lo stesso che Sbrissàda, V. Savèr una cossa de sbrissòn, Super di rimbalzo o per cerbottana, vale Saperlo indirettamente o intenderlo per terza persona. El m’ha dà so la testa de sbrissòn, Mi venne a dare per istiancio in sul capo; Mi percosse di schiancio. LVocbiaoina de sbrissòn, Un’occhiatina alla sfuggita. Dar un sbrissòn a Mestre, a Treviso, a P a do a, ete. V. Sbrissàda e Scapàd.a. SBRISSÒSO, add. Sdrucciolevole e Sdruc-ciolente o Sdrucciolante, Agg-. di cosa sopra la quale si sdrucciola, Lubrico ; Liscio. Sbeissòso, detto in forza di siist. è anche sur gii Voce di gergo de' Barcaiuoli, che vuol dire Anguilla, ma propr. Quella che chiamasi volgarmente Bisàto. SBROCVIH. s. f. — Sbrocàda dr tempo, Scoppio o Scoppiata di tempo, di fulmine etc. Srrocìda de parole, Bravata ; Sbrigliata, Aspra riprensione, che dicesi anche Rabbuffo; Curiata. Scappata vale Trasporto o Uscita di parole per lo più iraconde od oscene. SBROCADÌM, s. f. Scappatella, Piccolo trasporto o sfogo di parole. Sbrigliatella, Piccola sbrigliata, cioè Riprensione SRROC.VGIO, 8. m. T. de’Fabbri e degli Orefici, Allargatolo e Spina, Strumento d’ acciaio, il quale serve ad allargare e ridurre un foro alla debita grandezza e liscezza col farvelo girar dentro. SBROCÀR, v. Sbroccarc, Mandar fuori tutto ad un tratto o con impeto, e dicesi della collera improvvisa ondo uno si sfoga. Sbrocarsk, Sfogarsi, Soddisfare alla propria passione gridando e strepitando — Sbloccare si dice pure nel Parlar con isfogo ovvero inconsideratamente — Se no me sbroco me sento morir, Se io porto chiusa la mia doglia fera, morir mi sento: detto Ggur. Sbbocàr, si dice pure fig. per Scoppiare, nel sign. di Nascere, Avvenire, Derivare — La xk finalmente sbrocàda, Finalmente scoppiò. Sbrocàr, parlando di tempo, Scoppiare, Farsi improvvisamente cattivo tempo. Sbrocàb i fiori, Sbocciare, si dice del-l'Uscir il fiore dalla sua boccia. Sriocàb de le piaghe, Suppurare ; Dare in fuora. Sbrocàr fora da oh logo, Sbucare, Uscir fuori. V. Sbusài. Sbrocàr i rami, Sbrancare, cioè Troncare, Potare, Tagliar via le branche o i rami. SBROCO, s. in. Sbroco ; Sproco o Brocco, propr. Quello clic rimette dal bosco tagliato. • Sbroco, mot. dicesi per Sfogo ; Sgravamento, Passione d’animo, Collera improvvisa. V. Desbrocàda. SBRODACELA, add. Imbrodolalo, Intriso, Imbrattato, Lordato. SBROIHCIII Ut, v. Intridere, Ridurre in paniccia con acqua o altra cosa liquida che che sia. Detto anche por Imbrodolare, che vale Imbrattare, Sozzare, Lordare;e dicesi puro in questo significato Intridere. SBRODACIDO, V. Sbbodichio. SBRÒDEGA, s. f. Guatteraccia ; Sudicio-na ; Lavascoddle, Donna destinata ai più bassi servigi della casa. SBRODEGÀR, v. V. Sbrodolàr. Aqua da sbrodegàr, Acqua da rigovernare le stoviglie. In Venezia distinguendosi l'acqua dolce dalla salsugginosa, s’ inteude la seconda di cui alcune famiglie si servono per rigovernare i piatti e per altri uflizii domestici ordiuarii.