M A K Maneoiièti coti , gridano per le strade di Venezia gli Erbaiuoli vaganti, che vendono cotti i picciuoli o costoline delle foglie delle barbabietole , buone a mangiare iu insalata. ’ Makegheto, Dicesi spesso familiarmente, per ¡scherzo o motteggio, in luogo di Menbghkto, diminutivo e vezzeggiativo di Domenico, nome proprio. MANEGHÈTO DE NETÙNO, T. de'Pe-sc., lo stesso che Rosa de bah. MANEGIO, V. Mamzo MANEGO, s. ni. Manico e Manubrio, Parte d’alcuni strumenti, che serve per poterli pigliare in mano e adoperargli — Tenére si direbbe a quella parte della cosa per la quale essa si tiene in mano — Manica, ditesi propr. del coltello o della spada — Elsa o Else, Ferro intorno alla manica della spada — Manico ; Coda; Stile o Collo, dicesi il Pezzo di legno incollato all’estremità superiore del violino e della chitarra, ove si congegnano i bischeri. CaPÉTA DEL MASEGO II’ UH CORTÈLO , V. Caputa. Manego de la falza, Stile; Quello dell’aratro, Stiua ; Quello del pennello dei pittori, Aiticciuola; Quello del candeliere, Manico. Manego db la sega, V. Sega. Maneghi del canon, V. Canòn. Manego del fior o del frdto , Pedic-ciuolo; Pedicello; Peduncolo , Manico del fiore e del frutto. Quello del fiore quando è molto lungo, dicesi più propr. Stelo; Quello delle foglie Picciuolo e Capoio. V. Despecolà — Meter un manego fostizzo, Ringambare un fiore; Ringambare un fiore sgambato. Manego de zariksa, Grappa; Del fon-co, Gambo; De la reiie, Staggio. Manego de l’erbetk, salata, caoli etc. Costola di cavolo, lattuga etc. Manego del scvliér o del firòn , Manico e Codolo. Pegola da maneghi, V. Pegola. Manego, detto in T. furbesco, il Carnefice; il Boia. Butàb el hanego dbio a la maneba, V. Maneia. La ga ingiotìo el manego de la scoa , Ha nelle reni Palinuro, Quasi abbia un palo nelle reni, che non la lasci chinare e salutare gli altri. Parer un manego vestìo, Parere un lu-cemier vestito, dicesi di Donna lunga e magra. XlKNTE IN RON CESTO, CHE Ti GA CN BEL ■anego, V. Cesto. Kl SECHIO VA TANTO AL POZZO SIN CHE BL CHE LiSSA EL MANEGO, V. SecHIO. Scantinar in tel manego, V. Scanti-kìr. MaNEGBI DE ANTIÀN E SEME DB ZUCA, dì- eesi scherzevolmente per accennare che trattasi di bazzecole, di cose da nulla, di oggetti di nessuna importanza. MANEGÒN, s. m. Manicone, Gran manico. Boerio. M A IH M ANEGÒN A, s. f. Manicona ; Manicone; Manicaccia, Larga e lunga manica. M VNEGÒTO, b. m. Manicotto; Manopola, Manica esteriore elio ripara la manica dei vestimenti dal polso al gomito — Mani-cottolo, Manica che ciondola appiccata al vestire per ornamento. MANERA, s. f. Accetta; Scure; Mannaia; Scura; Scuricella, Strumento di ferro tagliente con manico lungo di legno, che serve per lo più ad uso di tagliar legne da fuoco — Mannaia, dicesi propr. il Coltello con due manichi usato dal Maestro di giustizia per tagliar la testa; ma si usurpa anche per l’Accetta. Rutàb o Mamiàb el Manego iirio a la manéra, Gittar il manico dietro la scure, vale Sprezzare il meno, perduto il più. Dicesi per contrario, Non si tira la mazza dietro alla lippa, cioè Quando segue un disordine , non bisogna fame degli altri, ma convien moderarsi. Cossa fata co la manéra , Fatta colle gomita; Fatta col maglio. Acciabattata. Tagià co la manèra, V. Tagià. Manèra a do tagi, Bicciacuto, Scure a due tagli. Mankra, detto in T. Mil. Asce o Ascia, Arma tagliente di cui vanno armati i Zappatori d’ ogni corpo militare, portandola ad armacollo od appoggiata alla spalla sinistra. Quando è portata ad armacollo si nasconde in una coperta di cuoio, la quale dicesi Porta-ascia. MANBRÌDA, ». f. Colpo di scure. Dar de le hanerade, Dar de’ colpi di scure. M ANERÉT A, s. f. Scuricella, Piccola scure. M \MESCO, add. Manesco, Di mano. Andàr a manesco, Locuz. Marin. Andare o Salire a mano, dicesi del Salire a mano che fanno i Mariuai per le corde sugli alberi della nave. Issar a manesco, Locuz. Marin. Tirare o Fare a mano, dicesi del Tirar una corda che fanno molti nello stesso tempo per levare un peso. V. Issar. Detto per Manescòi», V. MANESCÒN e Manesco, add. Uno cui pizzicano le titani ; Esser delle mani, Inclinato a menar le mani, a dar delle busse. V. Ladìn de man. MVNÈSIA, s. f. Idiotismo per Magnesia, Sorta di medicamento. | MA DESTRA, s. f. Minestra. Manestra de ceole b zucche, Cipollata — Manestra db fata, Favata o Sfa- I vaia. Manestba che cbebse, Minestra accre-j scitiva, come quella delle paste, de’ legu-' mi etc. Né manestba bescaldada, nè massera tor-NÀDA NO XE BAI BONA, dettO fig. Cavolo TÌ- scaldato non fu mai buono; Cavoli o Rape riscaldate sono svenevoli; Pan ripreso e amico riconciliato non è mai buono. Mankstea maridàda, V. Marida. Desconzar lb sanesthb, Guastar le feste M A N 393 o Guastar T uovo in bocca, vale Guastare i disegni altrui. M INESTRAR, v. Minestrare ; Scodellare ; Far la scodella, Versar dalla pentola la minestra. Manestràr, detto fig. Farle minestre, vale Comandare, che anche dicesi Mestare. Chi manestra la manestra a so modo, Chi ha la mestola in mano si fa la minestra a suo modo, Chi fa la parte da sè, se la fa buona ; Oppure, Chi ha il comando lo usa in suo prò ; che dicesi anche Comandare alle feste ; Aver la palla in muno ; Far correre il giuoco colla sua mestola—Egli mena tutta la dunza, cioè 11 negozio, la faccenda è condotta da lui solo. MANESTRÌN, s. m. Mestolino ; Mestoletta ; Ranuiiuolino, Piccola mestola. MINESTRINA, s. f. Minestrina; Mine-strella, Piccola minestra. MANESTRO, s. m. Mestola; Ramaiuolo; Ramaiolo. V. Cazza da manestràr. Vender a minestro o a banestri, Vendere a ramaiuolate, come fauno gli osti o simili, che preparando una gran pentola di minestra, la vendono poi ad una ramaiolata pur volta. El ga dà col manestro, Gli diede una mestolata. Un colpo di mestola. MANESTRÒN, s. m. Ghiotto di minestra. Manestròn, vale anche per Manesco, detto per Agg. a Persona inclinata a menar le maui a battere altrui. V. Manescòn. MANESTRÒN ZÒNA (colla z aspra) s. f. Voce fam. e scherzevole, che vale Minestra abbondante c saporita. MANÈTA, s. f. Gavetta; Matassino, e dicesi di filo o di Corde di minugia e simili. Zogàr a mankta, V. Zogàr. MANETÀR, V. Imanetàr. MANÈTE, b. f. Manette, Strumento di ferro con cui si legano le mani agli arrestati per condurli in prigione. MANEVOLE,add. Maneggevole; Maneggiabile; Manesco. Manevole, vale Flessibile, pieghevole, arrendevole; e dicesi delle cose che s’arrendono — Duttile, vaio Metallo che s’ arrende e può lavorarsi in ogni maniera, come 1’ oro, I’ argento, lo stagno ecc. MANEZVR, V. Manizàr. MANEZZÌN, V. Manegheto. MANFRINA, Nome d'un Ballo moderno, cbe fassi in due o più figure di numero pari. La gente colta dice Monfbrrina. MANERODÌTO, idiotismo detto per Ermafrodito o Ermafrodita, che anche dicesi Ma-schifemmina e Mercuriovenere. Manfrodita, diceBi ancora a quella femmina che ha la barba, che direbbesi Donna barbuta, il che diede origine al prov. Donna barbuta co' sassi saluta. MANGANAR, v. Manganare o Manganeg-giare. V. Mangano. MANGANELÀDA, b. f. Randellata, Colpo di randello V. Manganélo. MANGANÈLO, ■. m. Martinetto, Strumento meccanico, cbe serve per levar pesi. 80