492 CON Cartina, Conto dell’oste dopo il trattamento. Corto paga o saldA, Conto spento. Conto tondo, dicesi anche in dialetto, Quello ch’è senza rotti o frazioni. Conti chiari amicizia longa, Conti chiari amici curi, e vale Che l’amicizia non dee pregiudicare all’interesse. Bezzi tolti a costo; Danari ripresi, cioè Tolti a prestanza ovvero a sconto di lavoro da fare. Al strenzer dei CONTI, Al ristretto; Al levar delle tende; Al fin del fatto; All’ultimo; Al far dei conti. Bravo ha conti, Bravo aritmetico; Ragioniere; Abbachista. Cercar el conto per minuto, Caratare, Esaminar per la minuta. Dar a conto, Dare o Pagare a buon conto, Soddisfarò una parte del debito. Dar conto de qualcossa, Darne avviso, notizia; rapporto. El conto xe tondo, Due e due hanno - a far quattro. Il conto è chiaro. Fa conto, Maniera fam. Figurali ; Immaginati; Fa ragione; Come a dire ; Fa conto; Fa tuo conto — Voria, fa conto, bever, Sappi che vorrei bere — Grando, fa conto, come un cavAlo, Grande, per esempio , come un cavallo ovv. Grande come sarebbe un cavallo — Ff.jio conto , Poniamo il caso; Figuriamoci; Facciavi conto-. Far conto, Disegnare; Far conto, vale Ordinar nel pensiero, Concepire. Far a conto soo, Fare sopra di sè, Quando gli Artefici lavorano da per sè con loro prò o dauno. Far conto de averla persa o de averli scossi. Porre al libro dell'uscita alcuna cosa, INon far più conto o calcolo di una cosa. Far conto df, tdti, Una vii paglia serve a nettare i denti; Giova l’ago dove non è buona la spada. Sentimenti figurati e valgono Esser opportuna cosa e prudente coltivarsi tutti. Far el conto senza l’osto, Fare il conto o la ragione senza l'oste; Un conto fa l'oste e l’altro il tavernaio. Una •ne pensa il ghiotto, un'altra il taverna- io — Chi fa ’l conto senza l’ osto lo fa, do volte, Chi fa il conto senza l'oste lo fa due volte; Chi va a caccia senza cani, toma a casa senza lepri, Modo prov. con che s'accenna che Chi opera senza le dovute precauzioni e diligenze non consegue il fine desiderato. Far i conti adosso a uno , Criticare ; Censurare; Riveder il pelo a uno; Riveder le bucce. Laoràr per so conto, V. Laoràr. Meter a conto d’utili, T. Mere. Mettere avanzi, e vale Por da banda. Il suo contrario è A disavanzo. No far conto de gnente, Chiudere gli occhi a che che sia. Tegnìr conto de tuto , Ogni prun fa siepe; Tener conto di che che sia. CON Tornar conto, V. Tornar. Trovarghe el so conto o Tròvarghf.la, Tornar meglio ; Valer di meglio. Vi ci trovo il mio conto. Vf. LA PAGO , MA SI. LA MORSEGA , A VOSTRO conto, lo te la do a capo salvo, cioè Senza patto di sostituzione; dicesi d' una Cavalla che sia venduta. CONTORNO , s. m. Contorno — Far i contorni, Dintornare, Segnare i contorni. Dintomare l’ombra del viso. Contorno , T. di Zecca , Bilancere, Macchina con cui si fanno sui fianchi delle monete gl’ impronti che devono portare secondo la volontà del Principe. CONTORCER, v. Contorcere, Torcere intorno, Attortigliare. Contorzf.rse, Contorcersi; Scontorcersi; Bitorcersi; Rivolgersi, Quel travolgere di membra, che si fa talvolta o per dolor che si senta o per vedere o aver a fare cosa che ci dispiaccia. E quindi dicesi Contorsione al Moto violento prodotto dalle cagioni suddette. CONTRA, V. Contrada. CONTRAE ANDAR, v. Far contrabbandi. Comperar e vendere per iscarriera, si dice del Comperare c vendere fuori del traffico comune e quasi occultamente. CONTRABANDO , s. m. Contrabbando, che anche dicesi Contraddivieto. È pro-priam. 1' Estrazione o importazione di generi di commercio senza pagamento di dazio. V. CoNTRAFAZlÒN e SfROSO. De contrabando, Detto a modo avverb. Di contrabbando, cioè Clandestinamente, segretamente — Far de contabando, Far che che sia alla macchia. L’è un contrarando, Egli è un arbitrio, una facilità o connivenza ; È un chiuder I’ occhio , Facilitare, Agevolare, Ber grosso. CONTRVBRVZZO, s. m. Contrabbracci o Falsi bracci, chiamansi de’ Cavi semplici, che servono a raddoppiare i bracci de’ pennoni bassi in tempo burrascoso o in caso di combattimento. CONTRACASSA, s. f. Custodia, chiamasi Quella bussoletta d'argento o d' oro o d’altro metallo, in cui racchiudesi l’orologio da tasca, e di' è quasi un’ altra cassa. CONTRACENT A, s. f. T. Mar. Contrador-miente, Lunghi pezzi di ler'no che rigirano intorno al vascello, su di cui si fermano le testate de’ bagli. V. Centa. CONTR VCIVÀDA. s. f. T. Mar. Conlraei-vada, Vela soprapposta alla Civada nell'albero di bompresso. V. Citada e Vela. CONTRACOLOMBA, s. f. Controchiglia, T. Marin. Que'legami che servono di rin- I forzo alla carena. V. Parajiezàl. CONTRADA , s. f. Contrada, vale propr. per Strada di luogo abitato. Chiamasi però Contrada in Venezia quanto s'estende sotto una Chiesa stessa parrocchiale: ond’ è lo stesso che dire Parrocchia. CONTRADÌO , add. Contraddetto , detto Contro, Opposto, Vietato. CON CON TRADÌ rÒIt, 8. m. Contraddittore o Contraddicitorc; Contraddiente e Impugnatore. Contaditòr perpetuo. Ritroso, dicesi di Quegli che per suo cattivo costume sempre s’oppone all’ altrui volere, nè mai s’accorda cogli altri. CONTRADITOR A LA VECHIA O A LA NOVA, Chiosatore, dicesi fig. di Chi interpreti ogni cosa sinistramente e biasimi sempre. Contraditori, nel sistema del Governo Veneto, si chiamavano que’ due Magistrali patrizii, eh’ erano destinati dalla legge nei sovrani Consigli di quaranta, e nel Collegio de’XXV. a difendere le ragioni pubbliche e le sentenze delle Magistrature di Venezia e de’ Rettori dello Stato che fossero state appellate. CONTR VDIZIÒN, s. f. Contraddizione ; Contraddicimento ; Contraddetto e Con-tradiamento, L’atto di contraddire, di opporsi al parere d'un altro — Antilogia, chiamasi in T. Didascalico, Contraddizione in un discorso. NotAr una contradiziòn, Impedire alla libertà di uno, vale Far opposizione al futuro matrimonio d'una persona. Contraddizione, T. del Foro ex-Veneto, Era un Atto col quale uno opponevasi alle stride per seguita vendita di beni o per altro e contraddiceva in giudizio. CONTRADOR, Voce bassa, detta per Con-trolòr, V. CONTRADÒTA, s. f. Contradote è Ciò che il Marito dona alla Moglie all’atto delle nozze, e in greco dicesi Antiferna. Soprad-dota; Sopraddote e Parafema, chiamansi i beni che possiede la Moglie oltre alla dote, i quali beni si dicono sopraddotali o parafemali, come sarebbero eredità conseguite, donazioni a lei fatte etc. CONTRADOTÒR, v. Dar contradote. V. Dimissoria. CONTRADRAGÀNTE, s. m. Contradra-gante, T. Mar. È la più alta barra o traverso nel quadro di poppa sull’alto della ruota. CONTRAFACENTE ) .. _ . „ CONTRAFACIENTE ) add' Ct)ntraffacen-te o Controffatore, Che dis ubbidisce agli ordini. Sfrosadòr. Contrafacente, chiamasi a Venezia anche Colui che senza esserne autorizzato esercita l'avvocazione. CONTRAFAGLIÀR, v. Soprafagliare, Voce Toscana e T. del giuoco dell’Ombre. CONTRAFÀGLIO o CONTROFAGLIO, s. m. Sopra foglio'. T. del giuoco dell’ombre. Dicesi Soprafaglio c quindi Soprafagliare ed anche Ammazzare, quando il terzo Giuocatore che risponde all’ invito del primo, non avendo carte del seme giuo-cato, fa propria con un trionfo la bazza che il secondo Giuocatore aveva prima fagliato. V. Trionfo, Faglio, Mazzìr. RestAr 0 Esser sOTO al contrafagliO, Andar sotto, dicesi di Chi è uel caso di essere soprafagliato.