0 S T Dimandar all' oste s' egli ha buon vino. Prov. e la significazione è il Domandar cosa che tu sappi di cerio che il domandato risponderà a favor suo, quantunque e’ non sia per dire il vero. Pìgìr Et coxto i h osto, Pagar la spela o lo scolto all’ oste, che anche dicesi Accordar f osle. Qcìrdo i,’ OSTO XE s0 ti PORTi E* Pi poche fìcekdb, Barca rotta, marinaro scapolo, cioè libero; E dicesi d’ogni Artefice che stia ozioso. Chi vì i l' osto perde el posto. Prov. vulgatissimo che si dice specialmente tra fanciulli, credendo essi di giustificarsi qualora occupano il posto già occupato da un altro fin che questi l'abbandona per qualche sua faccenda. OSTKAIÀDA, s. f. T. Mar. Furia d’ austro, eioè Disordine di mare prodotto dall' impeto di cotal vento. ÒSTREGA, s. f. Ostrica, Termine complessivo di molte specie di conchiglie bivalvi del genere dell’ Ostrea di Linneo, ma che fra noi s’intende la sola specie detta appunto da Linneo Ostrea edulis. Conchiglia notissima e frequentissima, ed è cibo ricercalo. OsTREGHB co TiJiTO DB CiLO, V. CiLO. QdEL Di l’ OSTREGHE, V. OSTREGHÈR. Ostregi, Voce fam. e detta flg. Ostrica e Ciabattino, si dice Uno sputo catarroso. Sputare un ciabattino o un' ostrica. E fuori un ciabattino. OSTREGA DE MAR, s. f. T. de’Pescat. Ostrica marina, La stessa specie dell’ 0-strea edulis quando sia pigliata in mare, dove sta aderente a corpi duri. OSTREGA DE SASSO, s. f. T. de’ Pese. Varietà dell’ Ostrea edulis, che si trova aderente alle pietre, si nel mare che nel litorale delie lagune. Ostriche di carena, chiamasi da’ Marinai que’ Nicchi che si trovano aderenti alla carena delle navi che sono state lungamente in acqua. OSTREG AR, v. Voce fam. Sornacchiare o Somacare, Sputar umor catarroso. OSTREGARO o Ostreghèr, s. m. detto ancora Cazzì dì ostreghe,T. de’ Pese. Draja, Cucchiaia, Rete di filo canapino grosso e assai forte, a maglie larghe, armata d’ una lama pesante di ferro fatta a semicerchio, a foggia di sarchio, la quale calata nel fondo de’ canali della laguna, viene strascinata e raccoglie tutte le ostriche nelle quali s’incontra, non meno che qualche pesce, come rombi, passerine e simili che riposano sul fondo. OSTREGHÈR, s. in. Ostricaio, Colui che pesca o vende ostriche. OSTREGHÈRA, s. f. La femmina o Moglie deW Ostricaio, la quale secondo gli esempi di altre voci consimili così formate potrebbe dirsi Ostricaio. 0 T 1 OSTREGHÈTA DEL DURO, s. f. T. de' Pese. Ostrichetta, Specie di Conchiglia bivalve di mare, che appartiene al genere delle Carne, chiamata da Linneo Coma Gry-phoides. Essa ha per carattere la figura rotondata cou puute, e una valva pili piana dell’ altra. Sta sempre aderente con una delle valve a corpi duri. OSTREGHÌM, s. m. Termine collettivo con cui i nostri Pescatori intendono tanto le piccole Ostriche della specie Ostrea edulis che stanuo aderenti ai sassi ed ai legni, quanto le altre due specie chiamate Ostrea exalbi- j da, Linn. e Ostrea fogliacea, Renier. Le | quali sono variamente colorite, e di diversa forma nelle squame e nelle valve, dell’ 0-strea edulis. OSTREGÒNA, s. f. Oslricone, Ostrica grande. OSTRO, s. m. o Di l’òstro, Austro; Ostro ; Sud, Vento che spira da mezzodì. OSTRO-GAUBÌN o Gìriìr zoso, Austro-Garbino; Sud-Ovest-Sud, Vento di Garbino verso Ostro. OTAGEN ARIO, add. Ottuagenario, D’ot-tant’ anni. OTANGOLO, 8. m. Allargatoio, T. degli Oriolai. Specie di brocca d’acciaio temperato di cui gli Oriolai si servono ad allargare i buchi. OTA.NTASÈTEj Ottanzette, Nome numerale di ottanta e sette. OTAVIN, 8. ni. Ottavino, Sorta di piccola Spinetta — Flautino, Specie di Strumento da fiato notissimo Ottavino, chiamasi il Pezzo del (-orno da caccia, a cui s'attacca l’imboccatura e serve a cangiar il tuono dell’ ¡strumento. OTAZIÒN, forse verbale del barb. Optari, vale Avanzamento, ed intendesi P Avanzarsi a grado maggiore o più utile d’ impiego per la mancanza d' un anziano. Vedasi il Dizionario delle voci barbariche del Du Cange alla voce Optari. OTÈLA, s. f. T. de’ Pese, valligiani. Ricinto di cannucce nella cogolaria, ove fassi concorrere il pesce per prenderlo più facilmente. OTENUDO — Giie son holto otbnudo o texùdo, Le son mollo obbligato ; Mi protesto obbligalo o gratissimo. Le ne so grado. OTIMÌNA, s. f. Cosi chiamasi una Giuocata di otto numeri legati al lotto. OTIMO, add. Maggiore, o Maggiorenne, disesi da' Legisti Colui il quale ha l’età idonea per maneggiare le cose sue, eom’ è quella degli anni ventiquattro secondo la presente nostra legge, V. Etì. Fìrsk cbrìr otìho, Farsi dichiarar maggiore, il che s’ ottiene dal Tribunal civile anche prima dell’ età legale ordinaria. OT1NTICA, dice il nostro volgo, ed Autentici le persone colte in forza di sust. al Cer- 0 Z 1 459 tificalo autentico Ecclesiaslico che sta congiunto alla reliquia d’ un corpo santo e fa fede della sua identità. OTÌYNCO, add. Voce triviale, Autentico, cioè Vero genuino. OTO — Ancvo oto, Domìm oto, Oggi a otto : Domani a otto, cioè Da qui a otto giorni. Da qui a nove. V. Dioto. OTOMIA, s. f. Voce triviale. Notomia, An/i-lomia. OTON, V. Litòn. OVÀDA, s. f. si dice ancora per Ovìtì. \. OV.ADO, add. Ovato; Ovale; Bistonda, Che ha la figura dell’ uovo. OV ATA, s. f. Ovatlu, Feltro di cotone, die serve l'inverno di nobilissimo soppano, elio si multe tra il panno e la fodera degli abili specialmente donneschi, per tener caldo. I OVATA, add. Feltrato o Fornito (T ovatta, Dicesi d’alcune vesti donnesche che sono fornite d’ ovatta, i OVATA II, v. Feltrare; Munire o Fornire \ d’ avalla; eh’è un Feltro di cotone, eli» serve per mettersi nelle falde tra il panno e la fodera de’ vestimenti donneschi. OVERTÙR, s. in. Voce francese, Apertura, Sinfonia da cui si da principio al dramma in teatro. ÒVOLI, s. m. T. d'Architettura. Baccelletti, Membri degli ornamenti fatti in forma di baccelli delle fave o altri simili. OVRIÈRI, 8. m. T. della Zecca, Ricuoci/ori, Lavoranti o Artefici della Zecca, che hanno l’ispezione di ricuocere i pezzi da monetarsi. OZI IR o Oziosi«, Slare in ozio; Far l'ozioso. V. Ozio. OZIO, s. m. Ozio, Stato degli infingardi, cho dicesi anche Oziosi/d ; Pigrizia ; Accidia; Scioperio; Scioperagginc, Vita Oziosa. Stìr in ozio, Sture ozioso ; Star colle mani alla cintola ; Stare a grattar il culo. L’ozio xb ’t pìre db teti i vizi, Uhi mal siede mal pensa, Prov. L’ ozio è la sentina d’ ogni mal pensiero. OZIÒSO, add. Ozioso, cho non fa nulla. Oziòso bìròn e sospeto, Scioperato ; Scioperone ; Sciopcratonaccio ; Neghittoso; Infingardo; Pe rione ; Sfaccendalo ; Frustamatloni ; Perdigiorno ; Pcrdigior-nate ; Che sta colle mani in mano, colle mani a cintola. Ozioso e chucolòh, Pancaccere, Chi frequenta la pancaccia, cioè i luoghi pubblici per ciarlare; Che acculatta le panche. Fìr l’ ozioso in puzzi, Appostar le allodole. Si dice figur. di Chi spende il tempo in codiare gli andamenti altrui, e dicesi degli scioperati e de’ perdigiorno — Star a dormire o Dormire, valgono fi ■{. Essere ozioso. Alobìnto ozioso, Oziosetlo. -f ?