[16.1.19] II nuovo ministero Orlando 239 aperta la crisi generale ed Orlando è in condizione di risolverla bene. 16 Gennaio. Orlando è molto stanco e mi fa andare a casa sua. Gli faccio diverse proposte per la soluzione della crisi. Nel pomeriggio presiedo la riunione di tutti i presidenti dei consorzi alimentari e discutiamo della distribuzione dell’olio e di nuovi provvedimenti per far diminuire i prezzi. 17 Gennaio. Nuove riunioni. Firmo un decreto che riammette la fabbricazione di parecchi dolciumi. Orlando mi chiede telefonicamente se sono disposto ad accettare la direzione del ministero dei trasporti. Gli rispondo che sono ai suoi ordini, ma lo prego di tener presente la grossa battaglia economica che ho ingaggiato a Londra e che riterrei dannoso abbandonare. 18 Gennaio. Orlando ha ricostituito il ministero, mantenendo per sé gli affari interni oltre alla presidenza, con Villa vicepresidente e interim per gli interni, Sonnino agli esteri, Colo-simo alle colonie, Facta alla grazia e giustizia, Meda alle finanze, Stringher al tesoro, Crespi agli approvvigionamenti, Caviglia alla guerra, Del Bono alla marina, Girardini alle pensioni di guerra, Bonomi ai lavori pubblici, Berenini all’istruzione, Ciuffelli all’industria e commercio, Riccio all’agricoltura, De Nava ai trasporti, Fradeletto alla ricostruzione delle terre liberate, Fera alle poste e telegrafi. Alle 10,30 primo Consiglio dei nuovi e vecchi ministri. Respiriamo tutti meglio. Il Gabinetto ha evidentemente una base più ampia del precedente. Alle 18 il Consiglio si è nuovamente radunato. La delegazione italiana alla conferenza della pace è cosi composta: Orlando, Sonnino, Salandra, Barzilai, Saivago