6 Dissertazione Langobardìs perfolverent, fcrive Paolo Diacono Lib. II. Cap. 32. Per tale aggravio importo da i Longobardi a i lor nuovi fudditi , è Sembrato , che uno Scrittore moderno abbia voluto proceffarli di barbapie , fen-za far cafo di ciò , che io avea avvertito ne gli Annali I cioè che i tanto lodati Romani toglievano tante terre ai Popoli vinti , ed anche fudditi , o per premiare i foldati , o per fondar Colonie -, e che fi poiTono inoltrar Popoli anche oggidì, che pagano un uguale , *fe non anche fu-periore tributo a i lor Principi (a). Fino all’Anno 774. fui Trono d’Italia fi mantennero i Re di Nazion Longobarda ; furono pofcia abbattuti, e pafsò la lor Corona in un capo più degno, cioè in Carlo Magno Re de’ Franchi. Tirava anche la Nazion de’Franchi l’origine fua dalla Germania, e dopo efferil impadronita alcuni Secoli prima delle Gallie , arrivò in quelti tempi a lìgnoreggiar anche nell’Irnlia con fenfibil vantaggio de’Popoli , perchè governati con amore, giuftizia , e prudenza da elfo Re Carlo, divenuto pofcia Impe-radore, e da’Difcendenri fuoi per più di un Secolo. E perciocché que- llo Tempre memorabil Augufto avea non le folft Gallie , ma gran parte ^ancora della Germania ubbidient^l fuó fcettro ; però cominciarono allora o per cagion della milizia , * per lt, governi, a praticare* e fiffar le loro famiglie in Italia non folamente i Franchi , ma eziandio i Norici , Turingi, Saffo ni, Alamanni , Suevi, ed altre Nazioni. Due Strumenti dell’Archivio Archiepifcopale di Lucca ci fan vedere fieli’Anno 782. Adeltruda SaJJ'óne , ancella Dio , ( cioè Monaca in quella Città) Figlia di Adelvado, che fu Re de' S affarti Oltramacini , cioè jno de’ potenti Principi della gran Bratagna, o fia dell’Inghilterra , die reftò uccifo, e cagion fu che la FigJia li ricoveraffe in Italia. Tempo venne, che anche il Mezzo giorno inviò altri Barbari a calpeftare le nortre contrade. Quelli furono gli Arabi appellati anche Saraceni , i quali dopo avere fte-fa la lor dominazione per le Provincie marittime dell’Affrica , e per la maggior parte della Spagna, nel .Secolo IX. s’impadrónirono della Sicilia , e giunfero a poffedere molte Città nella Puglia e Calabria. Gran fatica lì durò a cacciarli da que’nidi ; e folamente nel Secolo XI. tolta fu loro da i Normanni la Sicilia fuddetta . Sul principio del Secolo mede-, limo, e ne’fuffeguenti anni, provò la mifera Italia infiniti guai per le incurfioni di un’altra Nazione più fiera e barbara dell’altre, cioè de gli Ungri, oUnwi, gente Tartarica , che avendo colla forza fottomeffa la Pan- * («) Nel Giornale clell’ anno *746. pàg. 14. ) meritamente difapprovai la comparazione , che l'Autore fece d* alcuni Principi della età nofha co'Longobardi , quafi che quelti barbari ag-gravafTer meno ipopoli d'Italia, con efiger da loro la terza parte dell’entrate, di quel che fi faccia oggi da qualche Principe vivente . Onde il procedo con fu contro i Longobardi ; ma bensì contro lo Scrittor degli Annali. Lo feci però con frutto: mentre qui non fi riftringea' foli Popoli d'Italia la propofizione, ma fi parla in generale delle Nazioni. Di tai modificazioni ne ho notate delle altre , c ne do gloria a Dio.