Vili PREFAZIONE DELL’ ABATE GAETANO CENNI. AFfinche’ gli Annali d’Italia non andaffero fcompagnati da una delle più ftudiate Opere di quante ne ha prodotte il celebre Letterato Italiano Lodovica Antonie Muratori , fu quelli obbligato dagli amici a compendiare i fei gran volumi Antiquitatum Medit JEvi, in volgar lingua , e a comunicar le notizie contenute in eifi a chi o non è del numero degli uomini dotti, o elfertdolo, non ha comodo di provvederli di derta opera latina . ( Così avvifa 1’Editore Nipote dell’Autore , il quale poteva aggiugnere quelle poche parole: feppure v’è alcuno tra gl’ indotti, che gradtfca tai cofe ) . Il fine che quelli ebbe : lo lludio pe-nofo di molti anni: il contenuto dell’ opera latina , e la neceflìtà che n* aveva l’Italia, fono palefì nella Prefazione dell’ Autore medelimo , la quale , febben tradotta infelicemente in volgare , è la medefima dell’ opera latina , e fi dà qui appreffo . Ammirerà il lettore come opera sì valla fiali talmente impiccolita , che in tre foli tomi in quarto abbracci non folo tutte le materie de fei gran volumi latini ,• ma molto anche di nuovo arrechi per illultrarle. Ma fa d’uopo riflettere, che l’opera latina contiene , come parte principale, Diplomi e altri documenti, tra’qua-li ve ne fono de’lunghiifinw ; quella volgare all’incontro n’è affatto lpo-gliata : e ciò che in quella ferviva per lo più di fpiegazione , o illuilra-zione di elìì , è divenuto in quella il foftanziale dell’ opera , almeno per la maggior parte . Se lì vuol dare un giudizio retto d’ambedue, bifogna confeflare , che quella volgare benché minore di mole, è più utile della latina. Perciocché le materie trattare in ciafcuna delle DilTertazioni vengono dilucidate in maniera da illruire chi legge : e in vece di trattenerlo in lettura , il più delle volte fpiacevole per la barbarie , e per l’infelicità del- lo fcrivere ; gli fomminiilra quel tanto, che è neceflario a comprendere la legge , il magillrato, la dignità, la condizion delle perfone, l’arte, il rito, le voci, e limili cofe, delle quali in 75. DilTertazioni ragionali . Quindi è che il Lettore non mai diftratto da varietà di luoghi, di perfone, e di cofe, come fovente accade ne’monumenti dell’opera latina, Ila tutto raccolto, e impegnato a capir la materia di ciafcuna DilTerta-zione ; onde viene a confeguire il fine , che ha , e deve aver chiunque legge, d’imparar ciò che non fapeva, 0 difimparar ciò, che parevagli di fapere . Che però attefo l’utile, che può recare a chiunque fentì negli Annali Italiani tante voci di Magiilrati ignoti, tanti miniilri delle Repubbliche , tanti atti pubblici, e tanti nomi in ogni genere d’arti, pieni