4 Dissertazione fi tutti ad ingojar le Romane Provincie : laonde non potè l’una parte dell’ Imperio porgere fhccorfo all’ altra . Si videro ilerminati eferciti di Goti, Vandali, Alani, Suevi, Borgognoni, (correre ad anche Affare il piede per la Gallia , Spagna , ed Affrica. Attila con ifchiere innumerabili moffo dalle contrade più remote del Settentrione portò un grave eccidio all’Italia, e mife fcffopra le Gallie . Genferico Re de'Vandali, cioè di una Nazion Settentrionale giunta a divenir padrona dell’ Affrica Ro-snana , tornò nell’Anno 455.. a dare il facco a Roma . In fomma troppo terribil fu la fovverfione delle Provincie , di modo che i Popoli fpolpati da amici e nemici, ed affatto inviliti , offerivano il piede alle catene di chiunque veniva a conquiflarli. Tuttavia fra tanti turbini fi foilenne l’Italia anche per qualche tempo fenza foggiacere al giogo de’Barbari , e coll’avere i fuoi Impera-dori , ma deboli ed incapaci di metter argine alla minacciata rovina ; finché nell’Anno 476. Odoacre con potente Armata di Turcilingi, Eruli, ed altre Barbare Nazioni , s’impadronì di Roma e di quali tutta l’Italia , e il primo fu , che affumeife il titolo di Re , e formaffe il Regno Italico, con fiffare la fua refidenza in Ravenna , Città per lafua fituazio-ne la più forte allora di tutte 1’altre Italiane. Poco nondimeno durò la fortuna di Odoacre. Teodorico infigne Re de i Goti, ottenutane la per-miffione da Zenone Auguflo , corfe a quella preda nell’ Anno 489 . e in poco, più di tre anni di guerra balzò l’emulo Odoacre dal Trono , ed impadronitofì dell’Italia, flefe anche fuori dell’Alpi la fua fìgnoria e potenza , e un faggio governo mantenne . Di quello Regno Gotico non erano malcontenti i Popoli, quando nell’Anno 535. Giuftiniano I. Au-guflo , che già -avea ritolte a i Vandali le Provincie d’Affrica , fi avvisò.di ricuperare anche l’Italia . Non gli foffe mai venuta quella voglia; perchè s’accefe una sì afpra guerra, che durò fino all’anno 552. conio iterminio di tante Terre e Città, e coll’aver fofferto i poveri Popoli indicibili angarie, affanni, e-morti. Peggio forfè fletterò dipoi fotto i Greci, che fotto i Goti, fe non che tornò tal mutazione in profitto della Reiigion Cattolica. Peggiorarono da lì a non molto le cofe per l’arrivo de’ Longobardi. Invogliatali quefla Nazione del felice paefe e Cielo dell’ Italia, abbandonò la Pannonia , oggidì appellata Ungheria , e nell’Anno 568. condotta dal Re'Alboino venne ad impadronirli della maggior parte, d’elfa Italia. Nacque allora il Regno Longobardico, e Sede primaria de i Re divenne P^via . Non riufc'i difficile a quefli Barbari la conquida di tanto paefe, perchè preceduta un’ orribil Pelle, ed una crudel Careflia , a-veano fpopolate le Città e le Campagne . Troppo lontani i Greci Au-gufli poco poterono accudire a reprimere quello torrente. Vittorioli perciò fcorfero cofloro per le Provincie Italiane , e chi osò di reiìilere , re-ilò vittima delle loro fpade . Allora fu che 1Italia veramente mutò fac-