Ventesimaquarta. 301 ac alìos , qui jlire voluerunt docuit &c. nullam prorfus manuatium Artium ignorava. Ma un altro Letterato, cioè Domenico Maria Manni Fiorentino, avendo prefo a trattar quello Argomento con efattezza maggiore, pretende dovuta l’invenzion de gli Occhiali a Salvino Figlio di Armato da gli Armati Fiorentino, il quale nel 1317. fece fine al fuo vivere . DISSERTAZIONE V E N T E SI M A Q U IN T A. Dell Arte del TcjJ'ere , e delle Vejli de’ Secoli ro^i. NUlla s’è detto finquì dell’Arte del TefTere dopo la declinazione del Romano Imperio , e folo in fuggire s’è parlato di alcune Ve-fti de gli antichi. Conviene ora foddisfare in qualche maniera a tale argomento. Ancor queft’Arte è di quelle , che ficcome neceffarie al genere umano , non fi poffono far perdere da alcuna calamità, e Tempre dureranno. Dopo l’infanzia del Mondo fempre furono ufo le tele di Bambagia e di Lino ; non so dire fe anche fatte di canape , come oggidì fi pratica in parecchie parti d’Italia. Parimente quelle di Lana non mancarono mai. Uipiano nella /. Vejlis ff. de auro argento fcrive : Ve-Jlimentorum funi omnia lanea, hneaque , vel Jerica , vel bombycina. E’ora da vedere, fe ne’Secoli barbarici fodero ufate le tele di feta , che oggidì chiamiamo Drappi . Quefta Voce fi truova anche predo gli Scrittori della Latinità di mezzo , come offervò il Du Cange . Ora non è da mettere in dubbio, fe i Greci e Romani ben conofcefTero la vaghezza delle tele di feta , e fe i Nobili Romani , e fopra tutto le ricche Matrone fe ne addobbaflero . Una quiflione (blamente s’incontra, cioè fe Vergilio lib. 2. Georgicor. v. 121. collo fcrivere Vtllcraque de foliis depeclant lenuia Seres j e Plinio Seniore parlando nella fteffa guifa , abbiano colla voce Sericum voluto lolamente difegnare la tela di Bambagia \ o quel eh’è più verifii-mile, fi lieno ingannati, almeno Vergilio, in credere, che il Sericum fi traelTe dalla lanugine di alcuni Alberi o Piante ( quale in fatti fi cava il Coitone, o fia il Bambagio ) e fi filaffe poi in fottilìffimi fili. Intorno a cioè da vedere la Cerda fopra Vergilio, il Salmafio fopra Solino , per tacer altri Valentuomini. Ho eccettuato Plinio , perchè a lui non furono ignoti i Bachi o Vermi da Seta, del lavoro de’quali fi formavano tele di gran prezzo . Stabile fentenza è poi , che mentre fiorì 1’ Imperio Romano, l’Arte di produrre e teiTere la Seta, fu propria e ri- ferbaca