756 Documenti (n. il) chiedendo che cosa pensi della situazione presente. Cellere ha risposto contemplarla con grande amarezza dopo un lavoro assiduo di oltre quattro mesi speso al consolidamento dei rapporti italo-americani e si è rammaricato che le trattative in corso fossero state forzatamente interrotte da inatteso appello di Wilson. Toccava ormai alla Nazione di pronunciarsi. Avendo Lansing osservato che noi avevamo chiesto Fiume non compresa nel Patto di Londra, Cellere ha risposto che la questione di Fiume era stata posta dalla stessa Fiume presso Wilson, in base al principio di nazionalità ed al fatto che l’Italia non avrebbe potuto disinteressarsene. Lansing, ha obiettato: « In tal caso ed in base a questo principio dovrebbesi rinunciare al Tirolo ». Cellere ha risposto: «Si potrebbe affacciare in nostro danno questa pretesa soltanto quando la Conferenza decidesse di togliere i due milioni di stranieri assegnati alla Cecoslovacchia e quant’altro concesso alla Jugoslavia, Polonia ecc. e quando non si approvassero le decisioni adottate per Dan-zica, il bacino della Saar, la riva sinistra del Reno ecc. » Lansing non sapendo che opporre, ha detto: «Ma è il porto di Fiume che occorre alla Jugoslavia ». E Cellere di rimando: « È la popolazione che reclama. E poiché non si può scindere la popolazione dal porto, vi abbiamo già dichiarato di essere disposti per il porto a qualsiasi affidamento o garanzia ». Cellere ha riepilogato inoltre le ultime fasi delle trattative, convincendosi che Lansing non era minimamente informato. Tanto che quest’ultimo si è scagliato contro la costituzione del Consiglio dei Quattro, qualificandolo un errore grossolano. Cellere ha dichiarato che il resto della questione di Fiume assumeva uno speciale significato morale, dal quale era impossibile prescindere. Ha deplorato che fosse stata esaminata con criteri sbagliati circa il sentimento dell’Italia. Quello che l’Italia interpellata rispondeva, e che cosa accadeva nel Regno, era ormai noto. Lansing ha detto di sapere che la situazione era infatti gravissima, e, come già più volte durante il colloquio, ha soggiunto che bisognava trovare in qualunque modo una soluzione soddisfacente.