12 Bisogno urgente di navi [23.x1.17] ricani hanno però insistito vivamente per la formazione del pool, al quale noi italiani siamo favorevolissimi. Tratto col Governo americano, a mezzo del nostro ambasciatore a Washington Macchi di Cellere, per ottenere la priorità nell’invio di 135.000 tonnellate di naviglio all’Italia, posto che sono state accordate 132.000 tonnellate addizionali alla Francia per consegna entro tre settimane. Chiedo che siano subito destinate all’Italia 34.000 tonnellate di naviglio che gli Stati Uniti avevano promesso alla Russia, ma che in vista della nuova situazione politica di quel Paese gli sono state ora rifiutate; ed è anzi sancito il divieto generale di esportazione verso la Russia. 23 Novembre. I giornali pubblicano una mia intervista con un corrispondente della « Reuter ». In essa dimostro l’assoluta urgenza di soccorsi alimentari all’Italia ed attribuisco la nostra ritirata dall’Isonzo allo scarso nutrimento dell’esercito, asserendo che questa è stata la maggior causa della depressione morale della seconda armata. Con ciò ho anche cercato di correggere la dolorosissima impressione del comunicato Cadorna che attribuisce Caporetto a viltà dei soldati. Questo comunicato fu pubblicato integralmente all’estero, non in Italia. Prodezze della censura! Da nove giorni il nemico martella su tutto il nostro fronte. I nostri resistono meravigliosamente. Rinasce in tutti la fiducia nell’esercito italiano. Si citano fatti di sublime e-roismo. Avendo una notevole parte della flotta austriaca, con la corazzata Wien ed altre, tentato la distruzione delle nostre batterie costiere di Cortellazzo, due soli « mas », condotti dal capitano di fregata Costanzo Ciano, hanno attaccato e lanciato tutti i loro siluri contro le corazzate nemiche, passando attraverso le siluranti e riuscendo poi a salvarsi. La flotta austriaca, colpita anche da terra, si è ritirata. Nonostante lo sforzo mio e di Attolico, che mi è di grande