170 Dissertazione bero anche in ufo i Secoli barbarici di coprire 1 lor tetti con delle Scin-dule , cioè con afficelle di legno, l’una appoggiata all’altra, e conficcale con chiodi. Lo ilelTo Re Rotati così fenile nella' Legge 287. Si quis de cafa erztta lignum quodhbet, aut Scandulam ( o lì a Sani)ulani ) furatus fuerit, componat folidos fex. Si ferve tuttavia la Lingua Germanica della voce Schindel in quello fenfo. £ Plinio attella, che Roma per alcuni Secoli ebbe nella lleiìa guifa le fue cafe coperte. Che gran tempo duraf-lè una tale ufanza , lo raccolgo da uno Strumento dell’Anno 1201. riferito dal Puricelli ne’Monum. Bafil. .Ambrof. Trattali ivi di certa Lolla ( che ora diciamo Loggia ) de Scandolis eòoperta , & pcfiea fuit cooperta de Palea , qua combufla fuit ab igne defuper Ecclefiam veniente , liccome polla juxta murum Ecclefice beati Ambrofii. Vedi come, tuttavia folTero rozzi i coltumi di que’ tempi. Non fo attribuite ad altro che a quello tanti -incendi , che fpezialmente ne i Secoli XI. e XII. diilrulTero quali le intiere Città 7 fra le quali, nominerò folamente Milano , Piacenza , Bologna , Brefcia , e Modena, per tacere ditant’altre. Appena fi attaccava il fuoco, che que-vo mattamente fi llendeva pel rello della Città. In una Cronica di Padova da me data alla luce fi legge: Anno MCLXX1V. incendium ortum fuit in Padua , per quod com'ou/laz fuerunt 2.614. domus, quir tunc erant lignea fragiles & non Cuppis, fed Palcis & Scandolis contettce . Nella Vita di Santo Anfegifo Abbate di Fontanella nel Tomo V. Luglio de’ Bollandoli h legge : Porticum de novo fecit , 6” eam cooperiens, Sdndulas ejus ferreis clavis affixit. Truovanfi ancora ne’vecchi tempi cafe dì paglia. In uno Strumento dell’Anno 968. Guido Vefcovo di Modena concede a livello Domi.ni.co qui & Franco, camporas pecias tres cum una Cafa Palha-ricia &c. Così nel Tomo II. del Bollario Cafinenfe Conllit. X. Curiimondo Longobardo nell’Anno j'6j. dona Cafam dotnéculdlem , & omnes tetto-ras infra ipfam terminadonem Scandolicas vel Pallearicias. Anche il Turfi-gio Par. 2. de Crypr. Varie, riferil’ce uno Strumento del 1030. in cui Leo Datibus Judex affitta Gregorio, qui vecatur de Gnfj , medietatem integrami de domo folarata Scandalicia , con quella condizione, ud fi Domnum Im-peratorem in ifiam Civitatem exitam , & in ipfam domum filare non pc- ueris , aud ipfam domum fret)erint, /am per Imperatorem ,* quamque edam infra fio confiituto anni de'ipfam domum lignamentum fortiorem fregerint, omnia conciare , & de ipfo perditum refiaurare promitto. Un buon nome deveano a* ver lafciato in Roma tre anni prima i iedefchi, allorché Corrado I. palio colà a prendere la Corona. QiTerva la voce Conciare Italiana. Viene non da Concinnare, come pensò il Ferrari, ma bensì da Como , Comtus > Comuare come fcrifie il Menagio. In Germania anticamente coprivano i tetti con canne , fecondo l’alTerzione di Plinio Lib. XVI. Cap. 36. E 1 lauto nel Rudente fa conofcere , che anche in Italia fe ne vedevano efeinpii. Perciò non è da ilupire fe così frequenti e dilatati follerò un3 volta