49* Dissertazione gerito ; del nome e valor di effi è da vedere il fuddetto Du Cange nella Differtaz. delle Monete de’Greci. Ma il poco ta mentovato Sanuto fembra indicare , che gli Afpri non foffero diveriì da i Perperi , mentre fcrive, che un Ducato d’oro Veneto, oggidì Lecchino, era valutato due Afpri. Forfè furono così chiamati come a’tempi noftri s’ufa in Firenze il nome di Rufpi. Di fopra vedemmo mentovati dal Cabrofpino i Mda.chini, che valevano otto Groifi. Cencio Camerario nel ino Cerimoniale Romano li chiama Mdoquinos ; e quelli fon creduti dal Du Cange Moneta Italiana. Sembra a me più probabile , che fodero d’origine Arabica, così detti da Mslech lignificante Re, ficcarne battuti dai Re Saraceni, che gran commerzio ebbero in Italia. Tali ancora furano i Ma-rabotini. I Tareni ii fabbricavano nel Regno di Napoli e Sicilia. Tuttavia da Leone Ollienfe fon anche mentovati Tareni Africani. De i Denari o Sjldi Imperiali fi cominciò ad udire il n ime in Italia nel Secolo XII. e fors’ anche più antica fu la loro origine; così chiamati o perchè battuti nell’Imperiale Zecca di Pavia , o parche inventati da Federigo I. gran propagatore del nome Cefareo in Italia . In una Carta di Gerardo Arcivefcovo di Ravenna dell’Anno 1176. un Livellano promette ¿i pagare Imperialem unum. Da Riccardo da San Germano all’Anno 1136. fu fcritto, che Federigo I. Imperadore fece battere novos lmpe-riales . Quanto fi apprezzale laL;brao Lira Imperiale, lo accenna Matteo Paris all’ Anno 1 249. fcrivendo : Oclodecim M'Hia Librarum de ¿Moneta Imperiahum , qua tantum fere valet, quamum Eflerlingorurn , dette og-gidì L ire perline. E celebri anche furono una volta i Denari Sterlingi, de’ quali varia fu la maniera di formarne la Lira preiTo i Franzefi ed la-glefi . Su quello è da confultare il Du Cange. Altro io qui non accennerò, fe non quanto ha uno Strumento della Raccolta di Cencio Camerario, fpettante all’ Anno 1232. in cui Giovanni dalla Colonna Cardinale confetta di avere ricevuto una fomma di danaro da Papa Gregorio IX. colle feguenti parole: Septuaginta Mctrcas honorum novorum & Legaìium Sterlingorum. fcilicet XIII. Soltdis , & quatuor Sterlingis pro Marca qua-libet computatis. Lem , & viginti Unctas boni & legalis auri Tartnorum Regni Sicilia ad pondus Romanum. Item & ducentas & viginti Libras honorum Provemenfium Senatus . Item & oclo uncias & unam quartam auri pul-veris ad pondus Romanum. Ho fcritto Provenienfìum, per eiTere abbreviata quella parola nel Tello , ma probabilmente fi dee leggere Prcvinenfìum , o più tolto Provi-Jìnorum Senatus. Di quella Moneta , battuta allora per ordine del Senato Romano, frequente Memoria s’incontra in altri Documenti dame dati alla luce nella prefente Opera. Il Sig. le Blane nel fuo Trattato delle Monete di Francia, accenna molti Nummi battuti a’tempi di Car- lo il Calvo Re, e poi Imperadore, e fra l’altre cole fcrive in Franze« fe :