94 Dissertazione ricchiflùni ) tutti a proporzione del grado loro ufufruttavano qualche Feudo, come colla da una memoria da me data alla luce. Che un e-gual coftume fi offervafle nella Corte della rinomata Contejfa Matilda , il può intendere dal fuo Teilamento riferito dal Padre Bacchini nella Sto* ria del Moniftero di Polirone. Ma fopra gli altri in quefta magnificenza fi diftinfero una volta i Patriarchi di Aquileia , ficcome Prelati, e Principi, che, dopo il Romano Pontefice, ebbero maggior potenza in Italia . Bell’ Opufcolo ho io pubblicato , dove comparifcono tre forte di Feudi da loro conferiti, cioè Retti o Legali , di Abitatila, e Minifleriali. Fra gli ultimi , tutti fpettanti alla Famiglia dieflo Patriarca , fi contano i Fornai, gli Scudellari, i Facchini, i Corrieri, i Sartori, i Muratori , i Let-tighieri, i Conduttori de’ Bagagli, i Falegnami, i Manganatori &c. E-ranvi ancora i Minifleriali Nobili, come Confalonieri, Camerieri, Coppieri, Scalchi &c. Tali erano i coftumi de’vecchi tempi. DISSERTAZIONE DUODECIMA. Dei Notai , o No tari. C^Hiunque è alquanto infarinato dell’Erudizione antica , sa onde fia nato il nome di Notaio, © Notarius. Cioè da alcune Note , o Cifre, delle quali i Romani fi fervivano per ifcrivere in poco i rag-gionamenti altrui. Una Cifra fignificava una parola, come anche oggidì fi ufa da i Letterati Cinefi. Autore di molte d’effe anticamente fu creduto Tirone Liberto di Cicerone. Altri pofcia , e fpezialmente Seneca (non fi sa, fe il Vecchio, o Filofofo ) ne accrebbero il numero fino a cinque mila . Chi teneva ben fitte in mente cotali Cifre , e ne facea profeflìone , capace era di copiar velocemente , e ridurre in ìfcrit-tura un’Orazione, allorché fi recitava, e così gli Atti del Senato, e de’Concilj , le Difpute , ed altri limili ragionamenti. Truovanfi ilam-pate quelle Note da Giano Grutero nel Teforo delle fue Ifcrizioni. Più di un Codice ho io veduto nella celebre Biblioteca Ambrofiana fermo con tali Cifre , e le ho trovate corrifpondenti alle Gruteriane. Notarti perciò furono appellati coitoro, e tanta era la loro preftezza, per attediato di Seneca neH’Epiil. 90. ut quamvis citata, excipiatur Orano, & celeritatem lingua manus fetjuatur. Coloro, che mettevano anticamente in ifcritto i Te (lamenti, i Contratti , ed altri pubblici Atri, fi chiamavano Tabelliones , Tabularii, Scriba , Attuarli , Logographi , Cancellarli , Chartularii &c. Ma perciocché i fuddetti Notai raccoglievano , e regiftra-vano colle Note ciò, che in voce era profferito nel Senato, e in altre