Ventesimasettima. 415 mira l’immagine Tua, che tiene in mano il globo colla Croce fopra, ed all'intorno lì legge SICO PRINCES . Nel rovefcio è l’effigie di San Michele, Protettore, come dilli , de’Longobardi. Nel contorno MIHAEL. ARHANGELV. ONO , o più tofto CONOB. La Seda d’argento nel Mufeo Bertacchini di Modena , moftral’effigie del Principe col Diadema di perle jn capo , fopra cui è la Croce. AH’ intorno le iettere SICO PR1NCE. Nel rovefcio la Croce con doppia tra-verfa , e di qua, e di là S. C. cioè a mio credere Salus Chriflianorurn. Nel contorno S. MICHAEL ARHANGELV. La Settima nel Mufeo Sabbatini ci fa vedere Sicardo Prìncipe di Bene-vento , che nell’Anno 833. fuccedette a Sicone fuo Padre. Si vede l’effigie fua colle letterq. SICARDV . Nell’altra facciata è la Croce ufata nelle Monete Greche colle lettere S. I. forfè fignificami Salus Imperli. Nel contorno VICTOR PRINCIP. e CONOB. A me fcriife il P. de Vitry della Compagnia di Gesù , raccoglitore di un infigne Mufeo in Roma, di poifedere una Moneta di rame indorata, ch’egli incautamente avea pagata come d’oro. Ivi era il diritto fimi-le al precedente colle lettere SiCONOLFVS -, e nel rovefcio la Croce con S. I. e VICTOR PRINCIP. CONO, egli è Siconolfo primo Principe di Salerno, fra cui e Radelchifo Principe di Benevento nell’ Anno 840. fi ac-cefe lunga guerra. L’Ottava fu pubblicata dal Blanc. Ivi è la Croce colle lattere HLV-DOVICVS IMPR. ciò è Lodovico II. Augujlo , che circa 1’Anno 871. dimorava in Benevento. Nel rovefcio fi legge BENEVENTVM. Di qui può apparire, non eifere mancati ad Arigifo, allora Principe di Benevento , giuftì motivi di muovere una fedizione conrra del medesimo Augufto, e di cacciarlo da Benevento -, giacché egli facea cotanto il Padrone di quella Città e Principato , che ne pareva efclufo eifo Arigifo. Ne è tefti-monio quello ileifo Denaro. Tralafcio 1*altre infolenze ufate da i Fran-zefi a’Beneventani. La Nona nel Mufeo Chiappini di Piacenza appartiene a Gìfolfo Principe di Salerno. Vi fi vede l’effigie fua colle lettere GISVLF. PR1N. SAL. Nel rovefcio la facciata d’una Città in Collina colle iettere CIV1TAS SAL. Non so, fe fia da riferire al Primo 0 al Secondo Gifolfo. I Principi di Napoli. La fplendidiflìma Città di Napoli, tanto commendabile per la fua antichità , ampiezza, e vaghezza, ora Capo d’un Regno nobiliilimo , al cui Dominio non poterono mai giugnere le forze e i tentativi de i Re Longobardi, e de i Duchi di Benevento , fin da gli antichi Secoli gode il pregio della Zecca; e però truovaniì Denari battuti ne’vecchi Secoli