37© Dissertazione mare. Ne gli Statuti MSti di Ferrara dell’Anna 1277. fi fa menzione de* B nfredi colle feguenti parole : Qiiod quotiescumque muiabuntur Capitami & Cu fi >des Cajlrorum , Turrium , 6* Binfredorum , & aliorum locorum, quce cu-jlodiuntur pro Communi Ferraría , Poteflas teneatur mntere ad prcedtcla loca unum bonum Naiariwn , & plures, fi ipji Poteflni videbitur, qui feri-bat fluum cujuslibet loci, fcriben lo folaria , aflifes, gralus , oflia , feneflrasì an^jpertos , cooperturas, fcalas , henlegirios , funes, baliflas , pilloios , turnos , & prifarolas , miníanos , & turturelas, & catenas, & vicluaha , qua ibi eruat &c. In uno de gli St miti di Modena del 1317. fi vede il feguente D acre tu : ¿7? homines de Nonantula compellantur per Poteflatem , f acere unam bonam Motam cum Palancato , 6* pontibus levatoriis ab utroque lettere Po’itis de Navixellis &c. Vedefi ancora , che per maggior fortificazione della Città di Modena e de’fuoi Borghi, v’ erano de’ Butifredi ne’Borghi appellati d’Albareto, Ganazeto , e Bazovara. Dimandano qui udienza anche le Baflie , appallate Bafhdce, e Baflitce , delle quali s’ incontra fo-venre il nome, fpezialmente nelle Storie del Secolo XIV. Crede il Du-Cange pattato dall’Italia in Francia queilo nome, e il Menagio ridicolo-fa mente lo tira da Bajìum , Bafh , Baflua , Baflia, Baflilia. Mi maraviglio , che non abbiano oiTervato , venir effo dalla lor voce Bafìir, Fabbricare , onde Bafliment, Bafli, e Baflie, cioè Fabbricato &c. Nè fi può concedere al Du-Cange , che dalle Baflie fia nato il verbo Franzefe , perchè le BaAie cominciarono folamente nel Secolo XIII. e prima d’al-lora fi può credere ufato da effi il verbo Baflir . Ma che tanto eito Du-Cange che il Menagio abbiane fcritto, eiTere ftate le Balite Steccati, fon da compatire, perchè prima di loft) nel Vocabolario della Crufca fu detto ef-fere la Baftia Steccato, riparo fatto intorno alle Città o Eferciti , compoflo di legname, faffi, terra, o fìn.l miteria . Poco avvertitamente quello fu Icrit-to. Nuli’altro furono le Baftie, fe non una ibrta di Cartello , Rocca, o Fortezza, formata nel piano con travi e tavole ben congegnate, per lo più intorno a qualche cafa o cafe , o pure intorno ad una Torre, che íi cingeva di foiTa , co’fuoi bacioni di terra e baloardi . Si fabbricavano ivi ancora cafe di legno, le mancavano quelle di mattoni , occorrenti per difendere i Saldati, le vettovaglie , e l’armi dall’infulto delle ftagio-ni. Certo, ch’elfendo di legno, fi poteano anche chiamare Steccati; e in fatti nella Storia dell’ afledio di Zira prelfo il Lucio fi legge : Quam Italici & Longobardi Bafliòam , Dalmatini & Chroatt Sticatani appellare confueverunt. Ma in fine Steccato altro non vuol dire che Palliata , laddove le Baftie aveano veramente la forma di Fortezze . Nella Storia Padovana de’Gatari fi legge, che volendo Francefco da Carrara il vecchio piantare una Baftia , fece lavorare nella Città tutti i le-gnami occorrenti, e in un determinato dì caricata la Baflia fopra i carri, an’dò improvvifamente a filiarla dove bramava , íoítenendo 1’ eiercito juo