XXIV Prefazione te, e quelle dittomigliantiflìme da quelle de i Romani e de i Greci,' nelle quali tanta copia di erudizione rinchiude!!. Per la qual cofa forza è, che mettendoli a folcare le acque di quei tempi, ogni qual tratto tu vada a rompere in qualche fecca, per mancanza di aiuti di Lettere in affai fcarfo numero lafciateci dalla comune allora ignoranza , o dalla poca dottrina. A qual dunque partito appigliarli ¿ghiotti di Erudizione? Etti finalmente'ufarono due mezzi, a fine di rimediaré, per quanto potettero , a così grande penuria. Cioè mefìi foflopra gli armadi delle Biblioteche, quante in etti vi trovarono nafcolle Operette non dif-prezzabili de i Secoli rozzi, Trattati, Lettere, Scritti eiltmporanej , Frammenti, da i quali credibil- era che qualche luce venir potette alla Iftoria od erudizione di quella ignorante età, tutte quante mai furono fi avvifarono di pubblicarle; con che i prefenti ed i poderi fi obbligarono, giacché oggimai torna a comodo di tutti una tale pubblicazione. Indj cercarono per entro gli antichi Archivj delle Cattedrali, de i Monafterj, e di altri luoghi,- e di là cavati i Diplomi, le Bolle, le Carte non per anche Rampate, diedero in luce. Ivi certamente è gran copia di Erudizione Barbarica , e con tai monumenti non fi può dire qual giovamento apportar fi poffa alla povertà de i Secoli rozzi; quando però una fcelta fi faccia di quei che qualche novità od erudizione contengono , e tutte le Scritture degli Archivj non fi cavino fuori in-diftintamente . Imperciocché quelle, che d’ogni novità sfornite, cofe trite, e volgari, e le bagattelle della privata gente foltanto ci recano, e che unicamente fervirebbono acaricare, non ad erudire i Letterati : fon da lafciare nelle fue tenebre. Il che io intendo fia detto anche delle altre opere della mezzana Età ; moltiffime delle quali ne troverai così piene «zeppe di inezie , o di favole , o di cofe tolte dal volgo, che mal ufo della llampa farebbe, e demeriterebbe col pubblico, chi ilam-parle volette . Pertanto veggendo anch’ io , che per chi vuol far viaggio per i campi di cotefta Erudiz:one non fe npre amena, i maggiori aiuti attender fi deono dalle antiche Carte ; di quante Città Italiane ho potuto, mi fono metto a rivoltare gU Archiv), colà portatomi con quelìo folo disegno ; e quante Carte mi fi pararon dinanzi, colle quali alcuna parte di erudizione rifehiarar fi potette, copiai, e di ette mi fon fervito nella coliamone di quello edifizio. Molte ancora ne impetrai dagli amici. In oltre ho qui raccolto quanto ne i Codici Manofcritti ho trovato di confacente o eli utile a quello vailiffimo argomento; motto da non lieve fperanza , che i Lettori me ne fappian buon grado , avendo, anche per loro ufo, cavati dalle antiche membrane, difficiliffime a leggerli , tanti pezzi di antichità non ancor pubblicati, a i quali ho afficu-rato per l’avvenire una.vita più lunga. Finalmente ho aggiunto alcu-