VENTESIMAPRIMA. ìli volta gl’ incendj in Italia. Galvano Fiamma nel Cap. 156. Manìp. Fior, dopo aver narrato il terribil fuoco di Milano del 1105. foggiugne : Efi [ciendwn , quod Civitas Meòxoiani propter jnulias difiruchones non erat ime-nus muratis domìbus (edificata, fed ex crattbus & Palei s quamplurìmum coni-pofita . Un de fi ignis in una domo fuccendebatur, tota Civitas comburebatur. Unde fiat fiatutum, quod filante vento , nullus in domo ignem fuccenderet „ Creda chi vuole tanto abbaiamento di quella nobiliffima Città. Quanto a me fon d’avvifo, che vi abbondaifero le cafe fabbricate di calce e di mattoni; ma perchè molte erano coperte di Scinduie, o vògiiam dire aiìlcelle, ovvero di paglia , perciò facilmente il fuoco fi comunicava dall’ una all’altra. Per provvedere a tal difordine , e proccurare il maggior decoro alle Città, comandarono pofcia i Saggi, che non fi potè itero più coprire di paglia. Lo Sratuto MSto di Ferrara deli.’Anno 1288. Ruì>. 223. Lib. 1!. ha quelle parole: Ad ofijcium pnzdiclorum ( cioè de gli fi-iti matori) pertineant , ne domus aliqua Pattata , five Je Storiìs cooperta fu in Civitate ferrame a terraleis infra . Sed omnes cooperìantvr de Copis. Qui contra fecerit, puniaiur in XX. Solidis Ferrarienfibus, & terieatur tolere co-opertortum de Palea vel de Storiis. Vedemmo di fopra la voce Lobia tuttavia ufata da’Milanefi. Loggia dicono i Tofcani. 11 Ferrari , e il Monofini trailer© Loggia dal Greco Logejon. Il Menagio dubitò fe veniiie da Locus : il che non ha garbo. Credo io, che venga da qualche antichif-fima parola de i Popoli Settentrionali, perchè effa s’incontra nelle vecchie memorie dell’Italia, Francia, e Germania. Anche oggidì i Tedeschi appellano Laube ciò che in Milano è Lobia, e Loggia in Firenze I Si (tendevano ne gli antichi Secoli, fieco.me dicemmo, le Paludi e Valli pefcareccie da Ravenna fino ad Aitino. Ma come oggidì Venezia, e l’Ifole adiacenti, e Comacchio fono attorniate dall’acque, e pure a-bitate: così nè pure allora le Paludi impedivano lo abitare in Ravenna, Spina Città , Butrio diverfo a mio credere dal Bolognefe, e in altre Città e Cartella, delle quali ora niun veftigio rimane. Perciocché appena per le torbide de’Fiumi reltava fecca qualche eminenza nelle Paludi, che vi fi miravano piantate capanne dalla gente vicina. Queite eminenze erano chiamate Dorfi ó Dofiì, e il perchè fe n'intende; o pure Po-lefiini, ovvero Correggi, benché fi truovi anche Corrigia in femminino. Da una parola Greca traile Gafparo Sardi Polefine. Il Menagio la derivò da Penìnfula-, ma nè i Polefini fon Penifole , e l’uria parola non fi confà coil’a!tra. In un Diploma di Lodovico II. Auguftb dell’Anno 871. rapportato dall’Dghelli nell’Append. al Tomo V. è confermata al Vescovo di Reggio Infula Sudarla inter Padum Q Zàram cum fundis &c. (¡ui ab omnibus Pagi ipfius PulUcini nominantur. Niuna coerenza ha Pulhci-nus con Peninfula. In un altro Diploma di Lodovico III. pofcia Impera-dore dell’Anno 900. fi legge cum aliis Infulis , qua vulgo PulUcinivocan- + ’ Dd 2 tur. te