Ventesimaterza: 273 ve pofavano i Corpi de’più rinomati Santi. Ballava quello per foddisfa-re alla Chiefa e al Re. Nell’Appendice alle Formole di Marcolfo pref-fo il Baluzio fi vede Trattoria prò itinere peragendo. In ella è raccomandato a tutti i Vefcovi il Pellegrino , Qui infliganie adverfario , peccatis fa-cientibus , proprio /ilio fuo , vel fratri fuo, five nepoti interfecit ; & nos prò hac cauffa fecundum Confuetudinem vel Canonicam inflitutionem dijudicavi-mas , ut in Lege Percgrinorum ipfe prcefatus vir anms tot in peregnnatione ambulare deberet &c. Perciò Dauferio Nobile Beneventano per la morte data a Grimoaldo Principe di Benevento, pcenitentia duttus , fine mora in Hierofolymam efi profettus mirum in modum, & re fcilicet inaudita . Illuc enim iens , & inde Bcnevenium rediens, non valde exiguum lapidem in ore geflavit, tantummodo, quoties cibum potumque fumebat, ilio carebat . Sono parole dell’Anonimo Salernitano ne’Paralipomeni da me dati alla luce. Così Radelchifo Conte per atteilato di Archemperto Cap. 9. reo di un fienile misfatto , catena cervice tenus vinttus, Coenobium Beati Bene-ditti, Chriflo militaturus, adiit. Raccontanti ancora varj Miracoli delle catene di coiloro prodigiofamente fpezzatefi da per sè a i Sepolcri de’ Santi. Ne addurrò qualche efempio . Nel Lib. III. de Gefl. Santtor. Rot-honenf. un Diacono nel Moniilero di Spoleti avea uccifo un altro Monaco nell’ Anno 850. Andoflene coilui a Roma a prendere la Penitenza, e gli fu ordinato ferro ligari per collum, & brachia , ficuc in Lege parricida-rum cenfetur, e di portarfi a i Luoghi di maggior divozione , finché ot-teneffe il perdono da Dio. Capitato nella Bretagna minore al Monitle-ro Rotonenfe, e proilrato al Sepolcro di San Marcellino , ecco da sè romperli le catene : per lo che libero ed affoluto fe ne andò. Un altro fo* migliarne prodigio fi racconta all’Anno 856. Parimente nella vita di Santo Appiano Monaco di Pavia , feppellito nella Città di Comacchio pref-fo i Bollandiili , fi legge, che Qucedam femina venit de Francia ad Eccle-Jìam Beate Virginis Juflmce , qua portabat in (iniflro bracchio circulum fer-reum prò penitentia ab Epifcopo fibi inditum : & caro brachi in tantum jam fupercrefcebat, quod Circulus pane totus carne erat coopertus . Venuta che fu alla tomba di Santo Appiano, fladm ferreus confrattus efi circulus , & brachium ita fanatum , quod numquam melius fuit. Così nel Lib. Miracul. di S. Bononio Abbate di Lucedio nel Vercellefe , correndo il Secolo XI. Homo quidam Fratricida poenitens, qui habebat mucronem, cum quo pere-merat fratrem , fixum in circulo ferreo circum dextrum brachium fritti us po-fìto, cute & carne jam fuper imminente, prefentatofi al Sepolcro di San Bononio , vide crepare quel cerchio di ferro. Veggafi ancora la Vita di San Teobaldo Romito, morto nel Territorio di Vicenza ne gli Annali Be* nedittini del P. Mabillone. Ma Carlo M. Principe di mirahil fenno, come fi raccoglie da un fuo Capitolare pre/To il Sirmondo e Baluzio , riprovò sì fatto collume con F)iff, hai. T. I. M m dire :