34 Dissertazione i quali s’intitolano Antypati & Patricii, nomi iìgnificanti due delle principali Dignità , che ii conferivano da i Greci Imperadori a chi li ricono-fceva per Sovrani. Nella fteffa maniera anche Guaimarìo I. Principe di Salerno , come cofta da un fuo Diploma eiìftente nell’Archivio del Mo-niftero della Cava, e fcritto nell’Anno 899. s’intitola JVaimarius Prin-ceps & Imperiali* Pairitius. Portava il titolo di Patrizio, e da chi conferitogli ? Lo die’egli colle feguenti parole : Quia conceffum ejl mihi a SanBiJJimis & pujjimis Imperatoribus Leone & Alexandro per berbum & firm.ijp.mum Praceptum Bulla aurea figillaium integram fortem Beneventana Provincia , ficut divifum efi inter Sichenolfum & Raòelchifum Principem , ut liceat me exinde facere quod voluero , ficut Antecejfores mei omnes Principes fecerunt. Degne fon di oflervazione quefte pregnanti patole per intendere cofa follerò una volta i Principi Patrizj. A riferva del fupremo Dominio, ch’effi riconofcevano nell’Imperadore , godevano effi tutte le Regalie, con ritenere tutto l’efercizio dell’autorità Principefca , talmente che diveniva una fpecie di Sovranità , fottopofta nondimeno alla maggiore de gli Auguili : del che abbiamo anche oggidì tanti efempli in Germania , ed anche in Italia (3). Il perchè gl’Imperadori di Occidente , e i Re d’Italia ne’ loro Editti ordinariamente non vi comprendevano i Principati di Benevento e Salerno ; e que’Principati pacavano per fuc-ceiTione , e non per elezione , ne’Figli -, ed ufo loro iu di nominare Sacro Palalo la Corte loro ad imitazion de i Monarchi, come apparifee da i loro Diplomi , anche da me dati alla luce . Stile ancora fu de i Vef-covi ed Abbati di farfi confermare da que’Principi i loro Beni , nella fteffa guifa che nel refto del Regno Italico gli altri ciò impetravano da i Re o da gli Augufti iìgnoreggianti. Ma da che prevalfero le forze de gl’Imperadori Germanici nel Regno chiamato oggidì di Napoli, noi troviamo, che gli Eccleiìafti ci anche da effi cercavano la conferma de i loro diritti e poderi : il che cofta da i Diplomi di Ottone II. ed Arrigo I. fra gli Augufti, per tacere de gli altri. E quefto ila detto des Principati di Benevento e Salerno , dell’ultimo de’quali divifo lì formò col tempo quello di Capoa , i cui Principi per lo più s'intitolavano Conti. Celebre parimente fu in quelle parti il Ducato di Napoli. Ma non riufeì a i Re e Principi Longobardi , nè a gli Augnili Franchi , nè a i primi Imperadori Tedefchi di lottomettere al loro dominio quella no-biliffima ed antica Città. Era ivi eletto dal Popolo il fuo Duca, dipendente per lo più dalla Sovranità de’Greci Augura. Truovanfi i Rettori di Napoli appellati anche Magiflri Militi, 0 pure intitolati Confoli ; .e talvolta s univano in loro tutti quefti Titoli. Fin dopo il mille durò la Signoria de i Duchi di Napoli. I Normanni fecero poi mutare faccia al fi-iìema di quelle contrade . In oltre fu affai rinomato ne’vecchi tempi il Ducato di Amalfi, del quale ho io pubblicata una Cronichetta. La Mer- (3) Vidi le Annotazioni In fine del Toma• C3tll-