V entesimàsettima? 475 riore DEI: GRA : REX : BOEMIE. Nel rovefcio un Lione e PRAGEN-SIS: GROSSI. Chio , cioè Scio Ifola . Posseggo io un Denaro , creduto da me affai raro. In mezzo ftala . Croce, e nel contorno CONRADVS REX R. Nel rovefcio fi vede la figura di una Città turrita, fopra cui è un’Aquila coronata coll’ali fle-fe , e le lettere CIVITAS CHII. Ma come potè Corrado Re aver^ diritto nell’Ifola di Scio ? Lo credo io battuto , allorché quel Re nell’Anno 1147. con efercito numerofo sì, ma infelice, pafsò alla volta di Terra Santa, come s’ha da Ottone Frifingenfe, e da altri Storici. Allora Scio dovette effere tolta a i Greci: o quel Popolo per fua ficurezza a lui fi diede. Chiarenza. Nel Mufeo Chappini due Monete fpettanti a Chiaritila fi confervano. Nella Prima fi vede quella figura, che comparifce ne’Denari di San Lodovico Re di Francia . Credette Giovanni Villani , che denotile i ceppi del Santo Re. Altri hanno penfato, che rapprefenti la forma d’ un Cartello turrito. Il Sig. le Blanc non feppe decidere. Sembra a me, che non fuiTilla la feconda opinione. Certo è, che i Denari Turonenfi, chiamati in Italia Tornefi , ritennero molto dipoi quella medefima figura . Nel contorno fi legge DE CLARENTIA. Il rovefcio ha la Croce , e all’ intorno S. SAB ACCIO .... EPS cioè Epifcopus . L’altra ha il diritto fimile. Nel rovefcio ll:a CIVitas FLORENS. Due Chiarente fi truovano . L’una in Inghilterra nel paefe di Suffolc. Celebre in Italia fu Lionello o Lionero Duca di Chiarenza, Figlio del Re d’Inghilterra, che nell’Anno 1368. fposò Violante Figlia di Galeazzo li. Vifconte. L’altra Chiarenza era nella Morea, iniìgnita con titolo di Ducato. Probabilmente a queft’ ultima fon da riferire le fuddette Monete , perchè ivi ebbero Signoria alcuni Principi, fe non erro , Franze-fi. Nel Mufeo Bertacchini altra Moneta fi truova della forma de’Tornefi colla fola parola CLARENTIA nel diritto , eflendo corrofa l’ifcri-zione del rovefcio. Re di Francia . Abbiamo la Storia Monetaria di Francia egregiamente tratta dal Du-Cange, e più efattamente ancora dal Sig. le Blanc. Ecco le poche Monete da me trovate in tal congiuntura . Nel Mufeo Vettori di Roma una lè ne conferva, che io credo fpettante a Carlo M. Tanro più vo-Diff. Ital, Tom. I. O08 len'