V ENTESIMASETTIMA. 413 di fopra, che in quefte Monete fi parla di San Pier Celeftino. La Settima ha un’Aquila, e RENaTVS. REX. DEI. G. Nel rovefcio l’effigie d’un Pontefice, e S. PETRVS PP. L’Ottava folamente è diverfa dalla precedente per la picciolezza . La Nona ha uno Scudo coll’Arme di Francia, Gerusalemme, e Lorena. L’Iicrizione rapportata dal Vergara è quefta RENATVS D. G. REX. SIC IER. ARLIOTI D. Strana parola Arlioti D. Per me credo, che ivi iì Iegcra AC LOTH. D. cioè Lotharingia Dux. Nel rovefcio un braccia armato, e le parole FECIT POTENCIAM IN BRACHIO SVO. Alfonfo I. d’ Aragona, e Ferdinando L Regi di Napoli . H Nell’Anno 1442. s’impadronì di Napoli, e di tutto il Regno Alfonfo I. in (igne Re d’Aragona e Sicilia, e ne fu fpogliato dalla morte nel 1458. La Prima Moneta appartenente a lui moftra il bufto di un Reco-« renato con ALFONSVS. DEL GRACIA. REX. Il rovefcio ha delle Fa-fcie pendenti, infegna d’Aragona -, le orizzontali, infegna d Ungheria; i Gigli e la Croce, infegna di Francia e Gerufalemme. Nel contorno CI* ci LI E; CITRA ET VLTRA. La Seconda ha le fuddette Arme o Infegne, ed ALFONSVS ( o pure ALHONSVS ) D. G. R. ARAG. S. C. V. H. cioè Dei gratta Kex A* ragonum, Sicilia Citra Ultra, Hierufalem, o Hungarice . Ovvero in vece di H. iì dee leggere F. cioè Citra Ultra Farum. Nel rovefcio la Donna coronata col Globo e Scettro, e l’ifcrizione: DNS M. ALFO. AlVT. E. D. I. M. cioè Dominus mihi Alfonfo aòjutor. Ego defpiciatn inimicos meos. La Terza è poco diverfa dalla precedente. Chiaramente vi fi legge i’Ifcrizione da me recata di fopra ALFONSVS &c. laddove il Vergara leggeva D. G. R, AR. S. E. VN. Nel rovefcio è aggiunto un S. alla Figura di Donna, quafi denotante la Sicilia. Nella Quarta è la ftefla Ifcnzione . La Quinta di forma picciola ha il bufto del Re colle lettere ALFONSVS D. G. Nel rovefcio fon le Armi Regali con R. AR. S. C. V. F. La Sefta rapprefenta l'effigie del Re, e nel contorno ALFONSVS R.EX ARAGONVM. Nel rovefcio fi mira la Vittoria tirata da correnti Caval- li, e il contorno ha VICTOR SICILIE PRECI, cioè Vincitore del Regno di Napoli per le preghiere della Sicilia. La Settima appartiene a Ferdinando, o Fernando I. che nell’Anno 1458. fuccedette al Padre nel Regno di Napoli. Nella prima Moneta fi vede 1’ Immagine di eflo Re contornato con una picciola Aquila, e il motto CO-RONATVS QA ( cioè Quia ) LEGIT1ME CERTAVI. Nel rovefcio è la Croce, e FERDINANDVS D. G. R, SICIE. IER, V. cioè Ungati*. Denari tali fi nomavano Coronali, L’Ot*