so	Dissertazione
  Dai confini dell’Iitria venendo pel lido del Mare fino a quei di Ravenna, compiefo anche Comacchio, a riferva di alcuni Luoghi pofti fra le paludi, e appartenenti al Ducato di Venezia, tutto -quel paefe ubbidiva a i Re Longobardi, nè fi sa , che quefh , eccettochè con qualche Scorreria , penetraflero mai nella giurisdizione de’Veneziani. Ma ne’tem-pi di Carlo Magno fi attaccò un gran fuoco in quelle parti, per la discordia de’Grecjco i Franchi a cagion dell’imperio trasferito in quelli ultimi , e molto più per l’ambizione diPippino Figlio di eiTo Carlo , costituito Re d’Italia nell’Anno 781 . Intorno a quella guerra nonfonmeno in guerra gli Scrittori moderni con gli antichi. Per quanto pare, non fi dovrebbe mettere in dubbio, che dopo l’anno €00. i Franchi fignoreg-gianti l’Italia colla forza deU’armi ilendeifero il loro dominio nell Iftria e Dalmazia , e in alcune dell’lfole poiiedute da i Veneti. Ne gli antichi An-* nali de’Franchi prefio il Du-Chefoe Tom. II. pag. 43. fi legge all’Anno
806.	Venerimi Vii Un & Beatus Duces Venetice , nec non & Paulus Dux JadercE , atque Donaius ejusdem Civitatis Epifcòpu's , Legati Dalmatiarum , ai prczfentiam Imperatoris cum magnis donis . Et fatta efl ibi ordinario ab Imperatore de Ducìbus & Populis tam Venetice quam Dalmatica . Niceforo Impe-rador de’ Greci mandò pofcia un’Armata navale adrecuperandam Dalmatìam: adunque la Dalmazia era fiata occupata da’Franchi. Nell’Anno feguente
807.	Niceta Ammiraglio de’Greci, qui cum claffe fedebat in Venetia, Stabilì*' pace col Re Pippino , e fe ne tornò a Coilantinopoli. Adunque Venezia allora non fu moleilafa ’da i Franchi , e i Greci dovettero ricuperar la Dalmazia , perchè nell’Anno 809 Claffts de Confìantinopoli mifja, primo Dalma-tiam , deinde Venetiam appulit. Inutile riufcì lo sforzo de’Greci per togliere Comacchio a i Franchi, e per far pace con loro . Perciò neli’Anno appreso 8ro. il Re Pipino , perfidia Dueem Veneticorum incitatus , Venetiam bello terraque marique jujjit appeterc ; fubjettaque Venetta , ac Dticibus ejus in dfditionem acceptis , eamdem Claffema Dalmatice li torà vaflanàa mifftt. Di quello tenore parlano anche tutti gli altri antichi Annali de’Frai.chi. Vero è , che il Dandolo, feguirato da gli altri fuiTeguenti Storici Veneziani, niega quella vittoria de’Franchi, e potrebbe eilare , che in Rialto, componente allora principalmente la Città di Venezia , non en.tr afferò l’armi Franzefi ; ma per altro coll’autorità di Storici tanto antichi e .contemporanei non può Ilare a fronte quella de’ moderni. Quel che è certo non rellò l’inclita Città di Venezia a i Franchi. Per teilimonianza d’effi Annali, Carlo Magno Ntceforo Venetiam reddidit-, ma ritenne in fuo potere Hiflnam, & Liburniam , atque Dalmatìam , exceptis maniimis Civitatibus , tjuas ob amicitiam & junttum cum eo foedus , Conftantinopolitavum Impera-torem habere permift. Eginardo ne gli Annali annovera la Città di Grado fra le Metropolitane fottopoile a Carlo M. Auguito . Che anche Pola Città deiriltria ubbidiffe allo fteiTo Imperadore , fi può raccogliere dalla Lettera