Ventesimaquart A. 2.89 il Pontefice ne defiderò ano : dal che non fi può con ficurezza inferire, che prima non avefle Roma adoperatigli Organi. Ho anche offer-vato , che Publio Optaziano Porfirio , che fiorì fotto Coftantino Magno circa 1’Anno 322. nel fuo Panegirico in verfi dati in luce dal Veliero , fi fa chiaramente menzione de gli Organi, che fi fonavano co’mantici. Nè fi dee tacere aver creduto il Du-Cange , aver avuto la Chiefa di Verona l’ufo de gli Organi, vivente Carlo M. perchè in due Strumenti di quel tempo fi truova Porta Organi, Ma che una porta aveife tal denominazione , e fi può anche aggiugnere , che ivi appreifo foiì’e fabbricato il Moniftero San3ce Maria ad Organum : nulla ha quello che fare con gli Organi delle Chiefe. Oltre di che gli antichi fotto nome d’ Organi comprefero tutti gli frumenti Muficali. Anzi alcune Macchine da Guerra venivano chiamate Organi, per atteilato di Vitruvio , che fcrive nel Lib. X. Cap. 1. ínter Machinas & Organa id vide tur effe de [crimen, quod Machina &c. Organa vero unius ope , uti fcorpiones verjantur. Finalmente, fecondo la telìimonianza di Columella , Organi fi chiamavano alcuni Strumenti da mifurare. Vedi Lib. III. Capit. 13. E però non fap-piamo , perchè quella foffe appellata Porta Organi. Se poi la Mufica di molte voci nella fteiTa difcordia confonanti , che chiamiamo Contrapunto, coltivata oggidì con grande ftudio , foffe praticata da gli antichi , la-fcerò difputarne al Meibomio, allo Zarlino, all’Angelini , e ad altri. Fu di parere il Kirchero Gefuita nella Mufurgia Tom. I. Lib. V. che Guido Aretinus autor etiam fuit Inflrnmemorum polypleclorum , uti funt Clavi-cymbala , clavichordia , fimiliaque : quod & ipfa Dedicatoria innuit , dum ad canturn adhibuit Monochordum quoddam harmonice conjlructiim . Ex quibus concludo, Guidonem extitiffe lnventorem polyphonce Muficce , quum ante ejus tempora ex nullis Keterum monumentis pojjìt colligi , id genus Muficce apud Viteres fuiffe in ufu . Anche 1’ Angelini Perugino adottò quefta opinione , A me non tocca di giudicarne . Solamente aggiugnerò una particolarità, cioè che Giovanni Sarisberienfe circa 1’Anno 1170. nel Lib. I. Cap. 6. Policrat. fi duole della Mufica de’fuoi tempi come molle e luflureg-giante, che fi ufava nelle Chiefe. Ipfum ( die’egli ) cultum Religioms ine. e fiat, quo d ante confpellum Domìni in ipfìs penetralibus Sanciti arii , lafci-vientts vocis luxu , quaàam oflentatione fui , muliebribus nwdis , notarum ar-ticulorumque ccefuris flupentes ani mu las emolltre nituntur . Quum prcecìnenti-tem , & fuccinentium , canentium , & decinentium , intercireniiurñ , & occinen-liiini prcemolies Modulaùones audieris ; Sirenarum concentus credas effe &c. Ea fiquidem efl afcendendi dcfcendendique facilitas ea feclio , vel geminano notu-larum , ea replicano articulorum , fìngulorumque confolidatio , fíe acuta , vel acutifjìma gravibus cS* fubgravibus temperantur, ut aurtbus fui judien fubtra-hatur auSoriias &c. Se tali parole fignifichino , come pare , la Mufica figurata , ne rimetto la decifione a chi s’intende di sì fatti fludi, ed ama Diff hai. T. I ~~ Oo l’Eru- I