Ottava; 61 darri Reqìbatdì Comìtis de Comitatu Tarvìfd , & Conjux l/choni Comitis 9 qua profeffi funi ego ipja Madida ex Natione mea Lege vìvere Langobar-òorum , fed nunc prò ipfo Viro meo Lege vìvere Alamannorum . Campo qui s’apre per indagare , cofa s’abbiada intendere, allorché nelle vecchie Carte s’incontra la formola Comes de Comitatu, reilando incerto, fe figniiìchi il Conte o fia Governatore o Signore della Città, o pure un Conte , che pottedette uno o più Cartella in quel Contado e Diilretto . In uno Strumento dell’Anno 1061. fi legge Garardo fìlius quondam Morando , qui juit fìlius bo. me. Domìni Garardi Comitis de Co-mitatu Imolenfis . Si offervi , che pretto il P. Bacchini nella Storia del Mo-niftero di Polirone è nominato Ubertus fìlius quondam A/duini Comitis Parmenfis , ne gli Anni 1090. e 1095. E pure in due Strumenti di Reggio da me pubblicati e fpettanti a gli Anni 1054. e 1062. fi truova Ar-duinus Comes de Comitatu Parmenfe. E preffo il Margarino Toni. 2. Con-ftit. 119. del Bollario Cafinenfe, è mentovato Ubertus Comes , fìlius quondam Arduini , ìtemque Comitis de Comitatu Parmenji , nell’Anno 1095. Adunque fembra che tal Formola veramente fignificatte chi era Conte della Città , fe non che in que’tempi noi troviamo, che i Vefcovi di Parma ottennero da gli Augufti Parmenfem Comitatum tam infra Urbem, quam extra , come corta da i Documenti pubblicati dal Bordoni nel Tef. della Chiefa di Parma. Incerto è parimente , fe la Formola de Comitatu fenza la giunta di Comes fignificafìe un Conte di elio Contado , o pure {blamente il Luogo, dove quel Signore abitava . In uno Strumento del 1092. fi vede Adelaxe filia Ugonì Comes, & relicla quondam TVidonis de Comitatu Parmenfis. In un altro del 11 11. Berta. Filia quondam Gerardi , & relicla quondam TValfredi de Comitatu Trivixino , fa una donazione . Abbiam veduto poco fa nominato in uno Strumento del 1098. Comes quoque IValfredus, & Berta uxor ejus . Adunque parrebbe 9 che il medefimo foife flato il dire Comes Tarvifinus, e de Comitatu Tar-vifino . Due Strumenti pubblicò il Bacchini nella Storia di Polirone. Nel primo dell’Anno 1045. è menzionata Gìsla filia Arduini filìum quondam Attonis de Com tatu Parmenfi. Se qui fi parla di Arduino mentovato di fopra , egli era Comes Parmenfis , o pure Comes de Comitatu Parmenfe. Nel fecondo fpettante all’Anno 958. fi legge Atto fìlto quondam Attoni de Comitatu Parmenfe , il quale confetta di avere ricevuto fettanta lire di denari ab Adalberto qui & Atto Confobrìno meo , filìo quondam Sigi-fredì de Comitatu Lucenfi . Quello Adalberto Azzo è il Bifavolo della Cornetta Matilda . Di Sigefredo fuo Padre ecco ciò, che dice Donizo-ne nel Libro I. Cap. 2. della Vita di Matilda. Atto fuit primus Prìnceps , aflatus ut hidrus , Nobtliter vero fuit ortus de Sigefredo Principe preclaro Lucenfi de Comitatu. S’hà,