316 DlSS ERTA Z IONE Sefto Pompeo Fefto così fcrive : Grallatores appellabantur Pantomimi ' qui ut in faltatione imitarentur JEgipanas, adjeclis perticis furculas habenti-bus, atque in his fuperjìantes, ad Jimilitudinem crurum ejus generis gradii, bantur, utique propter difficultatem confifiendi. Nonio Marcello anch’egli dice : Grallce funt fufies , queis innituntur Grallatores , qui gradiuntur Grallis, qace funt pertica lignea. Plauto nel Poenulo Aót. 3. Scen. 1. Cervum curfu vinceres, & Gralatorum grada. che così s’ha da leggere, e non clavatorum, come hanno i Libri ftam» pati. 1 Fiorentini chiamano Trampoli quei, che in Lombardia fon detti Zanchi j e forfè niun Popolo d’Europa ne ignora l’ufo. La Cerda Adverfar. Sacr. Cap. 112. num. 18. ftimò , che Zanca , o Zanga, o T^anga foife calceamenti genus. Aggiugne le parole del Codice Teodo-iìano , e poi conchiude con dire : Hcec nos ducunt ad ruflicum calceamen-tum ; nec d'jjimile apud Hifpanos cfì, qnod nane Zancas dicitur. Ejl autem a Palo apud nojìrates. Ma s’ingannò , nè feppe le ufanze del fuo pae-^ fe. Altre furono le T^anghe vietate da gli antichi Augufti, ed altro Zancas de’fuoi Spagnuoli, le quali non erano una foggia di Calzari, mai Trampoli de’Fiorentini , e gli Zanchi de’Lombardi. Odi il Cova-ruvia nel Teforo della Lingua Caftigliana. Zanco un Palo ( Legno ) alto con una horquilla , donde ha^e fuer^a al piè . D’ ejlos ufan en las al-deas , por donde pajfa algun drroyo pequenno, por las partes , por donde no tienen puente^illas &c. Però anche pretto gli Spagnuoli Zanchi fi chiamano quelle due Pertiche, crura lignea., su cui pofano i piedi, ed alzano l’uomo, che vuol pattare un Rufcello fenza bagnarti. Ne’Carnevali di Modena vidi alcuni giovani patteggiare pel corfo con effi Zanchi. 11 Meurfio nel dottano Greco-Barbaro fcrive T^angos, Italicum Zango, Sinijìer. Credette egli, che Stanco ( come mano Stanca per mano fi-niftra) fotte il medeiimo che Zanco . Meno avvertitamente ancora parlò il Menagio nell’Origine della Lingua Ital. con dire: Trampani, Pianelle , come quando fi dice : Voi fiele pofio fu i Trampani, per dire : Voi v ingannate, facendovi del grande. Non fi dice Trampani , ma Trampoli. Nè i Trampani, o Trampoli fono Pianelle . E noi diciamo andar fu i Tram-polì 0 fu i Zanchi, ma per indicare un uomo, che in iftrana maniera opera , con pericolo fempre di cadere . Non rincrefcerà intanto ad alcuno di udire , qual forta di fcarpe o calzari ufafie una volta Bernardo Re d’Italia, Nipote di Carlo Magno. Il lèpolcro fuo efiftente nella Bafilìca Ambrofianadi Milano fu aperto nell Anno 1638. e il Puricelli teftimonio di viita ne’Monum. Bafil. Ambrof. fra 1 altre cofe fcrive così : Superfiites adhuc e corio rubeo calcei utrumque pedem contegebant ; iidemque LIGNEAM quisque SO LE AM , lune inde coriaceis ìnfutam, habebant. Tarn vero apte prejfeque ad fitum quisque pedem