ii4 Dissertazione Per tralasciar altri efempli, nella mia Raccolta alla pag. dcccx cii. fi legge : DAPHNVS CAESARIS N SER. DISP. FISCI CASTRENSE VERN1S SVIS F. Se quefto Daino avea de’Servi ( Verna fignifica Servo nato in Cafa del Signore ) adunque era Liberto di condizione; e contuttociò viene appellato Servo del noflro Cefare . Dovea anche avere il Prenome, e Nome della Famiglia dell’ Imperadore, che 1’avea manometto, benche non ufi che il folo nome a lui dato nella Servitù. Sicché per conto àt Medici non fuflifte, che i medeiimi foffero della feccia del Popolo, cioè Servi ; e l’onorata lor condizione fi può ricavare da varie altre memorie dell’ Antichità. A me folo batterà di dire, avere l’antico Giurifconfulto Juliano neila l. Patronus ff. de Operis Liberiorum , fcritto così: Plerum-que Medid, Servos ejusdeni Anis Libertos producum , quorum operis perpetuo uti non aliter poJJ’unt, quam ut ¿as locent &c. Se 1 Medici tenevano de i Servi, adunque tali non erano etti. E fe infegnavano a i pro-prj Servi 1’ Arte loro , conveniva poi conceder ad effi la Libertà, affinchè la potettero efercitare. Andando innanzi, noi troviamo, che il Pignoria attribuifce a i Servi i più onorati, e principali impieghi della Cala, e Famiglia Augurta, quando è affai noto, che quefti non fi concedevano fe non a i Liberti , i quali , come cotta dalla Vita di alcuni de’ primi Imperadori, o corti di mente, e depravati da i vizj, divenivano gli Arbitri della Corte, ed erano riveriti, e temuti quafi al pari del Principe dal Popolo, e dalla Nobiltà Romana. Pallante, Narcifo, Epaphrodito, fono celebri per quefto nella Storia Romana. Quali dunque oggidì fono tanti onorati Curti-giani , che fervono alla lor Camera, Anticamera, Menfa, e ad altre funzioni di confidenza pretto i Principi, e le Prìncipeffe, tali erano allora i Liberti. Sapeva pur anche leggere il Pignoria , e inrendere le antiche I(cri?ioni, anzi le recava in pruova delle fue oiìervazioni ; ma quelle (lette parlano di Liberti, e non già di Servi. Era nella Corte Imperatoria l'Ufizio di chi invitava i Senatori, ed altri Nobili a i Conviti del Principe. Ecco l'ifcrizione riferita da lui fletto. AGATHOPVS AVGG. LIB. INVITATOR Coftui è chiamato Liberto de gli Augufìi, ed era a lui appoggiato quel onorevole impiego. Godevano anche varj Cortigiani un Ufizìo di fomma confi-