Ili Dissertaz ione fero il loro Conte, o ila Governatore per maggior comodo de gli abitanti. Però motivo abbiamo di fofpettare,-che Cajlello Arquato pofto fra Piacenza e Parma, godette allora il Privilegio del proprio Contado. In una Donazione, fatta nell’ Anno 833. da Ahberto Prete al Moniitero Nonantulano, fono enunziati beni fimbus Cafiro Arquenfis\ vel fimbus Pla-centina, vel in fimbus tiegenfis, loco Arcete. Due teftimonj dicono d’effere finibui' Brixihrce . Colla parola finibus fembrano difegnati i divetfi Contadi. In uno Strumento da me rapportato nella Par. I. Cap. 14. Antich. Eil. fpettante all’Anno 1012. fi truoya Lanfrancus Comes hujus Comitato. ■Audenfe. Credo d’averne trovato il firo. Cioè così era denominato il tratto di paefe , che è fra il bailo Parmegiano e Piacentino, oggidì appellato lo Stato Pallavictno. Ora ne è capo BuiTeto ; anticamente dovea elitre Auce, di cui non truovo ora veftigio. Forfè dalle fue rovine crebbe Borgo S. Donmno, oggidì Città Epifcopale . Si figurò il P. Beretti nella fu a Diifert. Chorograph. ci’aver trovata menzione di quefto Borgo in un Placito tenuto in Parma 1’Anno 830. e dato in luce dal Campi Piacentino. Quivi fi tratta una lite fra Gnnioaldum Avocatum da pars Mo-nafierii Sancii Florentii. in Fiorendola , & Urjonem Presbyterum tam de bene-ficium... da pars... Sancii Dommni . Ma s’ha da ie-ggere Eccltjice, o Oraiorii, o Monajlerù , o Plebis, o altra fimil parola, e non già Burgi. Di fotto v’ha qui ad pars Sancii Dommni res fuas prò animam Juan? dedit. Adunque vi fi parla d’ una Chiefa . Odali ora ciò, che è fcritto in un Diploma di Lodovico Re di Germania dell’Anno 876. in cui concede ad Hirmingarda fua Nipote Lemin Curtem iti Comitaiu Pergama, & Curtem Majorem in Piacentino Co mi tatù, & in Aucia. Vedefi tuttavia la Terra di Corte Maggiore nel paele già fpettante a i Marchefi Pallavicini. In un Placito dell’Anno 910. tenuto in Cremona fi truova Advocatus Curùs Domni Regis Auce, quce di ci tur Majore . Del pari la bella Terra di Garda fui Lago B-rnaco, il quale da efia oggidì è chiamato Lago di Garda, pare che godeiTe ne gli antichi Secoli il decoro di un particolar Contado. Un Diploma di Berengario I. Re d’Italia dell’Anno 893. in favore del Monrifter© di San Zenone di Verona, paria de Corte ncjlra Meleto fitas in Garda, e più fotto jugeraoclo [ita in fimbus Garda . In uno Strumento da me rapportato nel Cap. XIV. Garda è diifrnta col nome di Città, ed ogni Città avea il fuo Conte e Contado. Così Comitatus Montefilicanus, oggidì Mon[elics, nobil Terra del Padovano fi truova in uno Strumento deli’Anno 928. e ne’Diplomi di Arrigo I. e Corrado I. preffó 1’ Ughelli ne’Vefcovi di Verona. Altri fimili Contadi ritroverà chi maneggia le antiche pergamene. Ma fpezial-mente vo io qui ricordare una Donazione , di cui tornerà occafion di fa-veilaré nel Cap. LXVI1. fcritta prima dell’ Anno 800. Ivi è nominato Co-mitaius Lueardus-, nome Arano . Ma che quefto foffe inTofcana fra Arez-