4o Dissertazione nojlros folemni alacniaie circumeas. Imitarono i Franchi quefto ufo col deputare un corpo di Milizie, e un Comandante d’ effe a i confini con facoltà di comandare ad un’, intera Provincia per tutti i bifogni contro i confinanti nemici. Di qui nafcevail nome di Marchefe a quel Comandante, foffe egli Duca o Come . Ne gli Annali di Reginone all’ Anno 799. fi truo-va ÌVido Comes , qui in Marca Britania prcejidebat, cioè Conte che efer-citava l’Ufizio di Marchefe. Così ne gli Annali de’Franchi noi miriamo Cadolaum Comitem , & Marcha Forojulicnjis prafeclum. Pofcia è fcritto : Cadolach Dux Forojulienjis jebre correptus in ipja Marchia decejjit. Nella Tofcana que’Principi , tuttoché Duchi, fi truovano fovente col iolo nome di Marchefi. Altri poi per l’Italia furono folamente Marchefi, nè mai ebbero o tifarono il titolo di Duchi. Si-può conietturare , che Duchi que’foli foffero chiamati, che fotto di sè aveano più Conti, cioè più Città , quali certamente furono quei della Tofcana, di Spoleti, e del tnuli. O pure che Duchi fi nominaffero que’foli , eh’erano decorati della Corona Ducale, come fi legge di Bofone Cognato di Carlo Calvo Au-guilo , dichiarato Duca., e coronato in Pavia. Fu , come dicemmo, iitituita dopo 1’ Anno 800. da gl’Imperadori Franchi la Dignità de’Marchefi in varie parti d’ItaHa per cuftodirne i confini (4). Finché durò la (chiatta e Signoria dei difeendenti da Carlo Magno, Marche non furono verfo la Francia e Germania , perchè tutti quelli Regni ubbidivano a quella Realprofapia . Ma da che la medefima venne meno, e l’Italia cominciò ad averei fuoi particolari Re, allora fi cominciarono anche a formar varie Marche a i confini della Francia e della Germania. Da che nel Secolo X. cominciarono gl’ Imperadori a dimorar fuori d’Italia, ed aveano da tenere in Milano o Pavia un Governatore, che comandaffe a cpiella Città e alle circonvicine ; ho io fofpettato nella P. I. Cap. VI. dell’Antich. Eftenfi , che il Conte del Sacro Palalo eferci-raffe l’Ufizio di Marchefe in quelle parti, benché non portaffe tal nome, come anche fi coftuma in Germania, dove il Conte Palatino del Reno, uno de’primi Principi della Germania , non è nominato Marcheie . Chia-mavafi allora Litus Italicum il paefe oggidì fottopofto alla Repubblica di Genova. Non è improbabile , che nel Secolo X. quella parte coftituiffe" una Marca. Nell’Archivio de’Canonici di Arezzo eiìfte un Privilegio di Ugo Re d’Italia dell’ Anno 928. che fi {tende a tutti i Beni , qua? effe vi-dentur in terreterium Balneenjis , feu in Comitatu Montefeltro , Bohio , Ce feria , atque Anmino , & etiam Cajlello Felicitatis , feu A ritto , vel per ceteras locas tam in omnibus flnibus Romania , quarti in cunclis Jìnibus Tuffa (ìve Italia , tam in omnibus Jìnibus Spolettai , quam & circa Maris Littonbus ejl vel fuerit conquifita . Indivie di Provincia'porta qui feco il Litus Italicum , al vederlo da perse, cioè feparato dalle Provincie della Romagna, Tofcana , Italia ( nome denotante la Provincia di Milano ) e Spoleti. Pari- (4) Vedi le Annotazioni in fine del Tomo , men-