160 Dissertazione fatte a i Monifterj, ed altri Luoghi facri colla feguente Formolà, che fi legge in un Diploma di Lodovico II. Imperadore, con cui nell’ Anno 8conferma a Dodone Vefcovo di Novara i fuoi beni e diritti. Et quid quid de prczfcitce Ecdefice rebus jus Fifci exigere poterai &c. in inte-grum prczjatce concedimus Ecclefice. Senza di queito Privilegio allora i Beni delle Chiefe avrebbono pacato tributo al Fifco. Perciò di tal Forinola, & Indulto abbondano tanto in Italia, che in Francia, e Germania i Privilegj conceduti alle Chiefe. Finalmente anche ne’vecchi Secoli per lignificare il Fifco fu adoperata la voce Camera. Vien riferito da Eginar-do il Teftamento di Carlo Magno, in cui que! piiffimo Monarca ordinò, che le Chiefe, e i Poveri fi comp'artifTero thefauros fuos, & pecuntam ; quce in illa die in Camera ejus inventa efi. Et omnem fubfiantiam, atque fu-pelltHdem fuam, qua: in auro, & argento, gemmisque, & ornata Regio in Camera ejus inverà ri poterat. 11 Du-Cange nel Gloffario Latino fcrive, ufata qui la parola Camera prò Fifco Imperiali. Qui a me fembra eiTa ofcura, perchè vi. fi parla della Guardaroba, della Cantina, e dell’altre officine del Palazzo. Certamente non ho io finora trovato diploma autentico di efTo Carlo Magno, e di Lodovico Pio, in cui comparifca la Camera per fi-gmficare il Fifco. Dilli autentico, perchè nel Tomo II. del B< lario Ca-iinenfe, e nella Cronica del Volturno, alcun fe ne legge, della cui fin-cerità fi può dubitare, ficcome ho dimoftrato altrove, nè qui importa di rammentare. Per tanto credo io più probabile, che non prima di Lodo-vico II. Imperadore fi cominciaffe ad ufare la parola Camera in vece di Fifco. In un Privilegio di quello Auguflo, col quale nell’Anno 874. concede ad Angiiberga Imperadrice fua Conforte la facoltà di difporre di tutti i fuoi Beni, fi vede prefcritta la pena di Cento Libre d’oro puro a i trafgreilon da pagar fi medietaiem Imperiali Cam ara:, & medietatem fu-prataxatce Angilbergce. Così ancora in altri Diplomi de! medefimo Augnilo. F in quei ^di-Berengario I. parimente Imperadore leggiamo medieta-lem Camera: Palata no fi n, ficcome frequentemente ne i Privilegj conceduti da i Re, ed Imperadori, che fuccederono. Andiamo ora a vedere, fe oltre a quelli Monarchi godefiero altri una volta il diritto del Fifco o per dir meglio della Can:era, perchè que-fta parola fembra avere avuto un lignificato più largo. Certamente dappoiché i Re, e gl’Imperadori donarono e trafportarono ne’Vefcovi ed Abbati tanta copia di Regalie, non è da maravigliarli, fe anch’éffi giunterò ad avere la propria Camera, a cui fi paga fiero i Cenfi, i Tributi, e le condanne , dovute prima al Fifco Regale. E primieramente da che i Romani Pontefici ottennero da Pippino, e da Carlo Magno il dominio non (blamente deli’ Efarcato , ma anche di Roma, e del fuo Ducato, non è da auoitare, che comincialìero ad aver la Camera, o fia il l'ifco per Ji paefx fuggetti, Non ho io trovata fin qui menzione di quello nelle