96 La scalata alle banche [27.V.18] Corno, e m’avvio con lui e con Stobbia a cavallo fino oltre il piano delle Fugazze. Ma si fa troppo tardi; annotta; e avendo preso impegni per l’indomani a Milano, devo rinunciare alla gita. Nel ritorno verso Pian delle Fugazze una batteria austriaca che ci ha scorti sulla carreggiata, ci saluta con qualche, innocuo#shrapnel. 27 Maggio. A Milano. Dopo sedute importanti, ricevo il comm. Toeplitz della Banca Commerciale, che viene a parlarmi della scalata alle banche tentata dai fratelli Perrone. Cozzano a colpi di milioni due gruppi di dominatori. Sul Tonale, dove combatte il mio secondogenito Alberto, sono state espugnate diverse vette oltre i 3000 metri. 28 Maggio. Altra notte di viaggio. Torno in zona di guerra e giuro nelle mani di Sua Maestà il Re. Vado al Comando Supremo per intese diverse, e poi mi reco al comando della IV armata, e pranzo in una grande villa sotto il Monte Grappa, ospite del generale Giardino e del suo brillante stato maggiore. Aiutante del generale è il marchese Paolo Sommi Picenardi, legale delPAutomobile Club di Milano, che presiedo dal 1905. I tedeschi riprendono vigorosamente l’offensiva in Francia. Si annuncia che truppe americane verranno presto anche in Italia. 29 Maggio. Ho dormito in vagone nella stazione di Padova. Sono ripassato per Milano e per Crespi sull’Adda, ripartendo poi per Roma. Si è iniziato davanti al tribunale militare di Roma il primo processo pei cascami.