A I LETTORI xv GIAN-FRANCESCO SOLI MURATORI. ALLORCHE’per ordine del Sereni/Timo Signor Duca di Modena Rinaldo I. iuo clementiflìmo Padrone il Proposto Lodovico Antonio Muratori mio Zio di chiara e per me Tempre grata memoria , intraprefe la vifita di molti Archivi d’Italia ne gli Anni 1714.1715. e 1716. a fin di raccogliere notizie per teflere la Genealogia dell’ anti-chiflìma e nobiliflìma Caia d’Effe , gli riufcì di far anthe una copioia meile d’altri antichi Documenti , che potevano dar molto lume alle cole d’ Italia de ì tempi di mezzo. Nudriv^ egli da lungo tempo l’idea d’ illuftrare l’Erudizione di que’Secoli cotanto fcuri per mancanza di Storie e di altri monumenti ; quindi, melTa ch’ebbe infieme sì fatta raccòlta s’invogliò tofto di dar efecuzione al Aio difegno. Si pofe pertanto a trattare con varie DifTertazioni in Lingua Italiana de i Riti e Coftu-mi d eli’ Italia , de i Magiftrati, delle Leggi; della Milizia , de gli Stud^ delle Lettere , delle Arti , e di tanti altri punti di Storia e di Erudizione, per far vedere, qual foffe 1’alpetto d’effa Italia dopo la declinazione del Romano Imperio, cioè dal Secolo V. fino all’ Anno MD. dell’ Era volgare, con animo di farle pofcia fuccedere al primo Tomo deile Antichità Eftenfi , da lui pubblicato nell’Anno 1717. che per quefto motivo intitolò delle Antichità EJlenfi -ed Italiane. Ma avendo egli frattanto unito buon numero di Croniche e Storie inedite, riguardanti l’Ita-lja, mefle in difparte le DifTertazioni , tutto fi rivolfe a difporre la grande Raccolta de gli Scrittori Rerum Italicarum, che fu pofcia magnificamente ftampata in Milano per cura ed alle fpefe de’Nobili Socj Palatini in ventifette groffi Volumi in foglio , ed anche accolta con plaufo da tutti i Letterati. Siccome poi quefta infigne Raccolta di Storie e d’ altri Documenti fornì al Muratori altre non poche notizie da impinguare le da lui intermeffe DifTertazioni ; così egli ne ripigliò il lavoro, ma in altro Idioma . .Imperciocché avendo fatta rifleffione , che icrivendole in Lingua Italiana , non farebbero fiate gradite da tanti Letterati Oltramontani, cangiò penfiero , e fi mife a rifarle in Latino, con averle eziandio pubblicate nella medefima Città, per opera pure della Società Palatina in fei Tomi in foglio, con titolo di Antiquitates Italia medii JEvi. Prefe egli dipoi a fcrivere gli Annali Civili d’li alia dal principio dell5 Era volgare fino all’Anno 1500. e pofcia fino all’Anno 1749* che in dodici Tomi in quarto ufcirono . Credeva il Muratori di aver colle fuddette tre Opere abbaftanza provveduto al bifogno dell’Italia per conto della Storia e dell’Erudizione de