11 Dissertazione Paralipomeni dell’Anonimo Salernitano nella Parte li. del Tomo II. Rer. Ital. Son parole di quell’Autore le feguenti : Qtium Pincerna • Imperatori* ( cioè di Lodovico II. Augullo ) cam aureo poculo vinum dediffet\ a Landolfo Vefcovo di Capoa ) is ttxiguum fumfit , & fiatim Pinccmcz poculum reddere voluit. At Imperator adjecit : Vejlro famulo poculum reddite , fitque vobis donatum. Più Coppieri ii contavano allora nella Corte. V’era il Capo o principale fra elli, nominato perciò Pincerna Primus . In un Placito di Spoleti, tenuto nell’Anno 860. ( come s’ha dalle Giunte da me pubblicate alla Cronica di Cafauria ) fra i Cortigiani del fuddetto Impe-radore Lodovico II. s’incentra Hechideus Comes & Pincerna primus. Nel Palazzo de gli Augulti Franchi, e de i Principi di Benevento noi offervia-mo il grado riguardevole di Comes Stabuli, che noi diciamo Contejlabtle, cioè Prefetto alle Stalle 0 Scuderie del Principe. Stranamente fu poi trasferito in Francia quello impiego a chi era condottiere di Armata. Nelle iuddette Giunte alla Cronica Cafaurienfe , e in un Placito dell’Anno 860. tenuto dal iòpra enunziaro Lodovico II. Augnilo , noi troviamo fra i Cortigiani Adelbertum. Comitem Stabuli. E l’Anonimo Salernitano ne’Paralipomeni pag. 928. fcrive, che Grimoaldo Storefeyz Principe di Bene-vento dille ad uno di quei Cittadini : Stabulum nojlrum pete , & qualem vo-lueris equum exinde tole . At ille ad Comitem Stabuli properavit &c. Non è ben chiaro, qual folle l’Ufizio di Referendario nel Palazzo de i Re Longobardi . Abbiamo nella Cronica Farfenfe un Diploma di Ailolfo Re fcrit-to nell’Anno 756. ex diclo Domni Recjis per Theopertum illius Referendari 11 rn. Cioè non Tappiamo, fe collui {offe Segretario de Memoriali , o pure Cancelliere e Notaio Regio, a cui appartenere lo ferirete i Diplomi e Privilegi . Che ii trovaffe anche l’Ufizio di Marifcalco nella Corte de gli Augu- ili e de i Re , fembra verilìmile, fe pure non fu lo Hello che quello di Comes Stabuli. Coloro, che ferra vano i Cavalli non meno anticamente che oggidì erano appellati Marifcalchi, e da’Fiorentini Manifcalcki, e fe ne truova memoria nelle Leggi Salica ed Alamannica . Ma che in grado fublime avellerò i Re uno o più Marifcalchi, lì può dedurre dalla Corte di Francia , dove anche quello nome pafsò in chi ora viene appellato Marcfciallo di Francia. Rapporta il Goldailo Tom. 1. Conilit. Im-per. uh Diploma della fpedizione di Carlo il Groiìo Re verfo Roma per prendere la Corona Imperiale , dove fon quelle parole : Sinsuli vero Prin-cipes fuos habeant officionarios fpeciales , Mar falcimi, Dapiferum , Pin<^rnam , & Kamerarium. Onde abbia ¡prefo il Goldailo quello Documento, non apparilce . Sì corrotte fon le Note- Cronolgiche , che li può dubitar d’impollina : del qual vizio anche da altri è flato accufato quel Collettore . Nell’ Anno DCCCXC. in cui elio li dice fcritto , nè pure era più vivo Carlo CraiTo. E l’intitolarli egli Rex Francorum & Romanorum non conviene al rito