Ventesimaseconda: 133 sui habit aiaru s in fine Forojulianenfe &c. Fra’ teftimonj lì contano i feguen-ri: Sinibaldus ex Almannorum genere Jìlius ho. me. Tobaldo de Saltus. Intoni filio ex Almannorum.... Milo ex genere Francorum . Altekeno Jìlius ‘Dominico ex Comitatu Cenema, cioè di Ceneda. Quefto Milone di Nazione Franzefe potrebbe eflere flato quello fletto valentuomo, che per relazione di Liutprando Storico Lib. II. Cap. 20. vendicò la morte di Berengario 1. Augufto. Forfè ancora da lui difeefe Milo Marchio ( probabilmente della Marca Veronefe ) fìlius bonee recordavonis Manfredi, qui Ltge Salica vivere vifusfum, come fi legge nel fuo Teftamento dell'Anno 955. dato alla luce dall’Ughelli nella ferie de i Vefcovi di Verona. Et è da fapcre , che il fopramentovato IngelJredo dovea cotanto godere della grazia del fuddetto Berengario Re, pofeia Imperadore , che da lui fu creato Conte della fua diletta Città Verona. Nell’Archivio delle Monache di San Zacheria di Venezia fi legge il fuo teftamento, fatto nell’ Anno 914. dov’egli così s’intitola: Ego quidem in Dei omnipotentis nomine In-geljredus grada Dei Comes Comitatu Veronenje} & fìlius bo. me. Grimaldo ex Alemannorum genere &c. Ritornando poi alla Donazione di Adelardo Vefcovo dell’Anno 906. coll’appoggio fuo fi dee raddrizzare la Cronologia de’Vefcovi di Verona preflo 1’Ughelli. Se crediamo a lui, Adelardo circa r Anno 891. cefsò di vivere, ed ebbe per SucceiTore Adelber-to, a cui tenne dietro Noiherio II. Ma dallo Strumento fuddetto noi abbiamo , che il Vefcovo Adelardo era tuttavia vivente nell’Anno 906. e però, finché non fi adducano buone piuove , quell’ Adalberto 5’ ha da caffare dal Catalogo de i Vefcovi di Verona , e credere , che ad Adelardo fuccedeffe Notherio. Quefti s’ha più tofto da appellare Noteche-no, Notcherio-j e verifimilmente fu non già il Secondo, ma l’unico fra quei Vefcovi; perciocché il Primo fi mette dall’Ughelli all’Anno 856, ma ienza addurne pruova alcuna. Di quefto Notecherio nel fuddetto Archivio di San Zacheria vidi uno Strumento dell’ Anno 928. colle feguenti parole : Ego in Dei omnipotentis nomine Nctekerius Epifcopus Sancle Vero-ncnjìs Ecclejte , e Jìlius bone pie recordalionis Adelrr.ari ex Langobardcrum genere, do, trado , atque ojfero prò remedio anime mee , vel bo. me.. IngelJredo Comes in J'upradiclo Monajleno &c. Dissi, che ne’Contratti fi praticava di prendere teftimonj della me-defima Nazione. Uberto Marchefe di Tofcana , come apparifee da un fuo Strumento deli Anno 915. fece ad un Teudimondo la vendita di molte Cafe e Campi con dire : Secundo Legem meam atramentarto, pinna , & pergamena de terra levavi , & Arni/ridi Notarlo ad fcribtndum traòidi, per IVifimc terre , & (ìjlucum nodatum, feo ramum arboribus adque per cultellum & IVantonem , feu andtlanc, & Jic per hanc Cantila jujla Legem meam Salga vindo &c. I teftimonj fon quefti; Signum manus Atenulfi, & Bernardi , atque Gu.... Legt vivemem Saliga tejlis , & predo dunte viderunt. Si-Dijf. hai. 71 /. G g gnum