ii4 Dissertazione vel fui Miffi navigare debemus -, atque ei prò omni anno redderc debemus fèr-rum Libras centum , & Pullos triginta, atque Ovas trescentum. Se poi avveniva , che il Padrone voleffe col tempo, e contro i patti, accrefcere gli aggravj a i Servi , coftoro reclamavano a i Giudici. Truovafi un altro Placito tenuto nell’ Anno 906. feguente dallo fteifo Arcivefcovo di Milano, dove non so fe i Servi fuddetti fi lamentano, quod ex parte Ga-dulfi, qui jam diclo Monaflerio prceerat, maximam paterentur Super impcfìtam. In che confiftefle quefta giunta di aggravj, lo fpiegano , dicendo : Su-pra id quod debet , Cenfum a nobis, atque Navigium exquirit. Ammalia no-flra Prepoftus ejus Pedelberius injufle aujerc -, & olivas conira confueiudinem colligere , & premere five calcanum facsreprecipit ; ad Clepiatis quoque volen-tes nolentesque ire , & vites illic amputare contra confueiudinem jubet . Et quod pejus efl, multotiens nos grana flagellare , & Capillos nofiros aufert, ficut in prefenti cernitis , precipit. E perciocché l’Abbate infifteva , che coftoro da gl’ Imperadori erano ftati donati al Moniftero per Servi, epo-ter egli perciò comandar loro ciò che voleva : rifpondevano effi , che (oc-to gl’Imperadori altra obbligazione non aveano i loro Padri , ed effi, fe non la feguente: Nos annue foliti fuimus folvere, nifi tantum denariorum L’bras III. cum folidos X. Frumentum fexuiria XI/. Cafeum Libras XXX. Pullos pares XXX. Ovas CCC. infuper olivas ejusdem Curtis Lemonte cum Regali difpendio colligere , & premere . Efaminati i teftimonj , fu data la fentenza in favore de’Servi, e qui fi dee oiTervare, eifere ftati di due forte i Servi. I primi erano forzati, cioè prefi in guerra, o condennati come rei, o venduti &c. A coftoro potea il Padrone comandare a fuo capriccio . Gli altri erano fpontanei, cioè fi facevano Servi per coltivare i Campi, ma con certi patti, a’quali dovea ftare anche il Padrone. Però la vinfero i Servi di quella Corte. Dicemmo, che correndo l’Anno 905. vien fatta nel primo Placito menzione dell’ Imperadore, e per confeguente di Lodovico III. Impera-dore , il quale vien anche efpreffamente nominato nelle Note Cronologiche. Ora tal notizia fi oppone a quanto hanno fcritto il Sigonio , il Pagi, il Leibnizio , ed altri Storici, fecondo i quali eiTo Lodovico Au-gulto nell’Anno 901. fu forprefo , ed acciecato da Berengario Re, ed obbligato a ritornarfene in Provenza. Ho io in fatti veduto Diplomi dati in Pavia dallo fteffo Imperadore ne’ primi Mefi dell’ Anno 902. e ne ho prodotto uno di Berengario dato nella rnedefima Città inquell’Anno XVI. Kal. Augufìi: fegno, che Lodovico avea ceduto il campo. In molte tenebre veramente fi truova la Storia di que’tempi, e noi non abhiamo fe non Liutprando, che tratti di que’fatti , e fenza adeguare gli Anni. Tuttavia fembra a me affai probabile , che Lodovico IH. Augufto nel 902. fofle cacciato fuor d Italia per la prima volta, e che ritornato a ripigliarne il Dominio coll’abbattere Berengario, ne fteffe inpolleffo fino ali’ Anno