Decimaquartà.1 I ? I ai/'altro confinanti. Lo fteffo avvenne in Francia : del che una bella Dif-fertazione lafciò il Du-Cange nella Storia del Re San Lodovico . Pertanto i gran Signori di allora o per voglia di far guerra, o per neceffità di difefa, e tanto Ecclefiaftici, che Secolari, fi ftudiarono di farli de’Vaf-falli, con dar loro Cartella o poderi in Feudo , ufizio , ed obbligo de’ quali era di prendere Tarmi, e farle prendere a’ioro uomini, in fervi-gio del diretto Padrone. Stelero anche quefta liberalità alla gente balTa, concedendole qualche terreno da godere: il che cagione era, che niu-no fuggifle per non perdere quel bene ; ed obbligo d’ ognuno era di accorrere coll’Anni, ovunque il Signore comandafle. Chiamavafi Majnada. quefta unione di perfone dipendenti da erto Signore, e prendevano perciò il titolo di Servi. Di qua venne il nome di Mafnadien, perchè formando Elèrcito fapevano far anche il meftiere di faccheggiare al pari de gli altri Soldati. Tale era il legame, con cui fi obbligavano, e fot-tomettevano al volere del Signore , che in certa maniera uguagliava quel- lo de i Servi antichi, tuttoché fodero riputati per nobili , e civili per-foue , e certamente non contraeflero macchia alcuna per quella Servitù, come non la contraggono i ValTalli con obbligarli al fervigio de’ Padroni. E in fatti fe voleano ricuperare la Libertà, ci voleva un Atto Cimile alla Manomtilione : del che s’è recato di fopra efempio. Nelle Giunte alla Cronica de’Cortufi Lib. IX. Cap. V. della Città di Trivigi , è fcritto : Qjmz pofi excidium iHorum de Remano, omnes illorum Majnutas & Servos emancipava , & Libertati, & ingenuitali condonava. Vedi qui dipinte le Mafhade da i Seivi, quantunque fi ufaile la Manomeflìone tanto per quelle, che per quefti. Abbiamo offervato una tal balìa del Signore l’opra gli uomini di Mafnada, che potea difporne come a lui piaceva, e fembrava quello un Diritto di Dominio, come fopra i veri Servi. E pure abbiamo offervato, che Tancredi Marchefe ordinò, che Universa M i/naia mza Libera Jit Jure Patronatus pemtus remijfo . Dominus fi appellava chi renea al fuo lervigio Servi. Se quefti conleguivano la Libeità , lui pofeia appesivano Patrono , come olìervammo di fopra. Dal che conviene inferire, che gli uomini di Mafnada foffero fimili a i Liberti . NE’loIamente nel Friuli , e Ferrarefe furono in ufo le Malhade , ma n’ebbero anche varj Principi, e Signori si Ecclefiaftici, che Secolari. Il Caramale Baronie rapporta all’ Anno 1188. un Diploma del Senato Romano, dove fi legge: Res eis ablatas .per Mafnadam Romani Pomifìcis & For/jaclores , cioè Malandrini. Vedemmo di fopra nel Pifano tìomines de M:fnada , che aveano fervito alla Conteffa Matilda . E nel Regiftro antico della Repubblica di M )dena abbiamo il Giuramento predato alla Città da alcuni Nobili del Friggano, dove fon quefte parole : Et /ine de Boa-ita ( era un tributo per ogni paio di buoi ) obfervabo, nififuero Caflellanus, vel Rochexanus, vel Miles 7 aut Homo de Macinata. Odali anche Rolan- R 2 diuo