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Memorandum di Robert Cecil
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   « 6. debito fluttuante considerevole verso gli altri paesi;
   « 7. diminuzione della produzione agricola in ragione delle difficoltà monetarie e dell'assenza del potere di acquisto fra le popolazioni industriali;
   « 8. tassazioni enormi, che agiscono come ostacolo assoluto ad ogni novella intrapresa. Il sistema della doppia income-tax {tassa sul reddito), sistema applicato testé in Inghilterra, che ha trovato comodo raddoppiare semplicemente l'imposta, è un grande ostacolo al piazzamento di capitali americani in Inghilterra;
   « 9. ostacoli politici, come le tariffe ed il blocco, per le diverse parti dell'Austria-Ungheria;
   « 10. restrizioni governative dovute al blocco 0 ad altre cause;
   «11. difficoltà di ordine operaio;
   « 12. mancanza di fiducia ed incertezza generale, risultanti da quanto precede.
   « Queste difficoltà non esistono in tutti i paesi; ma in generale si notano presso tutti i belligeranti europei. Non è che questione di gradazione, in misura discendente fra l'Inghilterra e la Francia, la Francia e l’Italia, l'Italia e la Germania, la Germania e l'Au-stria-Ungheria, l’Austria-Ungheria e la Russia. La differenza fra la situazione dell’Inghilterra e la totale prostrazione economica di questi ultimi paesi è enorme. Perciò le difficoltà che noi incontriamo pn rimettere seriamente in marcia gli ingranaggi della nostra industria, ci possono servire da indicazione in riguardo al problema che si prospetta per gli altri paesi.
   « È evidente che non esiste un rimedio unico per i mali presenti. Se noi dobbiamo aiutare i paesi prostrati, non servirà a nulla di affrontare il problema a piccole dosi, 0 di agire allo scopo di un semplice concorso. Noi stessi siamo tanto esausti, che non possiamo permetterci di perdere neppure un penny senza necessità. 0 dobbiamo riconoscere che il problema è troppo vasto per noi, e abbandonare il compito prefissoci, 0 dobbiamo affrontarlo nel suo insieme.
   « È inutile limitarci a mandare alimenti. Questa può essere una necessità urgente, non sarà mai una soluzione del problema. Noi dobbiamo ricondurre i diversi paesi a produrre gli alimenti che sono
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