40S Dissertazione La lui. e liv. fono d’effo Re, nel rovefcio d’una di effe è l’effigie di Santo Ambrofio colle lettere S. A. enei contorno MEDIOLAN1 DVX. Altre quaranta due Monete fpettanti a i Principi di Milano con giugnere fino a Carlo V. Imperadore , e a Francefco II. Sforza, ultimo di quella nobile e Principefca Famiglia , furono aggiunte in Milano alla mia Raccolta dalla diligenza de’ Socu Palatini. lo per non affaticare maggiormente i Lettori , le tralafcio . Chi le defideraffe , vegga la Differì. XXVIh Antiq. hai, Lucca. Siccome provai nella Parte I. delle Antich. Eft. Cap. XVII. la Città di Lucca fu ne’vecchi Secoli Capo della Tofcana, e però ivi lotto i Re I longobardi , ed Imperadori Franchi e Tedefchi efifteva il privilegio della Zecca, e la pecunia Lucchef'e non era in minor credito per l’Italia che la Pavefe. In uno Strumento fpettante all’ Anno 746. nominati fi veggono auri Solidi boni Lucani numero centum . In un altro ferino Anno primo Aijlulfi viro ExcellentiJJimo Recje Indiclione III. cioè nell’ Anno 750. promette un Prete di ben fervire alla Chiefa di San Regolo fubpana CC. Solidorum bonorum Lucerjium . Allorché io fui in Lucca , mi fu moftrato un Soldo o Denaro , nel cui diritto fi leggeva DN. AlST. REX. cioè Domnus o Dominus Nofter Aifiulfus Rex. Nel rovefcio era FLAVIA LVCA, titolo, di cui vedemmo onorata da i Re Longobardi anche la Città di Milano . Parimente attella il Signor le Blanc di aver pof-feduta una Moneta di Dejiderio Re de’Longobardi , dove fi leggeva FLAVIA LVCA. La credo limile ad un’altra , che Angelo Breventa-no pubblicò, e di cui li farà qui al num. z. menzione. Pertanto la prima Moneta fpettante a Lucca , ed efiftente già in Siena preffo il Sig. Uberto Benvoglienti, non so a quale de i Re appartenga . Nel davanti ha la Croce con ouefta troppo ffrana Ifcrizione VJV1V1VIVIVIV. Lafcerò io ad altri il far qui da indovino. Se vi (offe il nome del Re, potremmo immaginare, che foffero più e più VI-VAT. Non parrebbe cosi proprio il dir quello della Croce. Si potrebbe immaginare battuta, allorché il Monaco Ratchis, già Re, tentò di ripigliar la Corona. Fra le monete Pifane , come fi dirà andando innanzi, una fimile ifcrizione lì truova : laonde amendue fi poffono credere battute nello ileffo da me non faputo Secolo. Nel rovefcio fi vede una Stella, « FLAVIA LVCA. Si offervi , che anche nella feguente comparile la Croce, e una famigliarne Stella , ficcome anche nella Quarta Moneta. La Seconda rapportata dal Breventano ha nel mezzo la Croce, e all intorno DN. DES1DER. REX. circa 1’ Anno 757. Nel mezzo del rove-ì"cìq 1& Stella, e nel contorno FLAVIA LVCA. La