98 Dissertazione to. In un Diploma di Grimoaldo Duca di Benevento, confervato a noi dalla Clonica del Volturno , fi legge in fine : Quam vero membranam con-cefjìonis dittavi Ego Wifo Subdiaconus ex juJJìone Jupradittce Poiejlatis tìbi Pergoaldo Noiario fcribendum. Che fé il Notaio dettava egli lo Strumento ad altra perfona , 1’ autenticava poi colla fua fottofcrizione , come oggidì fi pratica. Ne abbiamo 1* e l'empio in uno Strumento Brefciano deir Anno 760. Truovansi poi tre forte di Strumenti de’vecchi Secoli. Sono i primi gli Autografi , o fia gli Originali , o Protocoli, che il Notaio fcrive-va , e poi confegnava a i Contraenti. Nè è ben chiaro , fe altra limile pergamena reftafie in mano di lui, per ricavarne, occorrendo, altre Co* pie autentiche. Si riconofcono queiti dalla varietà della mano de’Teiti-monj , che fi fottofcrivevano. Certo è bensì , che due Copie fe ne davano , cioè tanto all’uno che all’altro Contraente, quando a amendue importava d’averle. Secondariamente abbiamo altre pergamene, dove comparifcono i Teftimonj fottofcritti, ma fenza diverfità di caratteri. Se il Notajo, che fece la prima Copia, fi fottofcrive : fegno è , aver egli fomminiftrato a chi occorreva quelle Copie autentiche ricavate dall’ Originale . A ricouofcere poi , fe copie tali vengano da quel medefimo Notaio , conferifce non poco la conofcenza de’ caratteri di ciafcun Secolo . La terza fpecie di Strumenti confitte in Copie fatte da fulfeguenti Notai , e ricavate dal precedente Originale : nel che fi dee ftar bene attento per non elfere ingannato. Solevano sì fatti Notai protettore d’avere ricavata quella Copia dall’ Originale : del che abbiamo molti efempli, ch’io tralafcio . Ma non vo’tacere , che in una di tali Copie pofteriori ricavate daU’autentico Lucchefe s’incontra Wicheramus Comes nell’Anno 810. Quelli ha il titolo di Duca in un altro Documento dell’Anno 800. accennato dal giudiciofo Fiorentini nelle memorie della ConteiTa Matilda. Amendue quelli Scrittori portarono opinione, che Wicheramo foiTe Duca di tutta la Tofcana. Ma a me fa difficultà il trovarfi in que’me-defimi tempi anche il Governator di Firenze con titolo di Duca . Per altro ne’ barbarici Secoli non mancavano fabbricatori di Strumenti fallì. E cafo che folle melTo in dubbio , che un d’etti tale foffe, duopo era , che il Notaio producelfe non folamente coloro , che furono Teftimon), ma ancora dodici perfone onorate, che atteftalfero con giuramento la fedeltà del Notaio, e la verità della Scrittura. Se non potea farlo , remiffio-ne non v’era : fe gli tagliava la mano ; e chi avea prodotta quella Carta , era condennato alla perdita della lite , e ad una pena pecuniaria. L’ abbiamo da una Legge di Guido Imperatore . Pofcia da Ottone II. Au-guilo con altra Legge , veramente affatto barbarica , che a colui il quale pretendeife fallo qualche Strumento folfe permeifo di provarlo per pugnar» , cioè col Duello , Vedi, che ftrana immaginazione s’ era allora intra-