Settima. 49 iiia e la Borgogna, ne’quali Regni fi divife l’imperio de’Franchi. Fu parimente in ufo quella Dignità ne’Regni di Germania , Inghilterra, Polonia , ed Ungheria, e dapertutto tenuta fu in fommo onore. Però anche al Regno d’Italia , da che padroni ne divennero i Re Franchi, dato fu il fuo Conte Palatino, sì perchè-per lo .più qui dimorò il particolare fuo Re , e sì per rifparmiar a queili Popoli l’aggravio di portar le Caule al centro lontani/lìmo della Francia . E qual folle l’autorità di eflb Conte , fi riconolce da quefto, che il Popolo di tutto il Regno poteva appellare a lui da i Duchi, Marcheii, e Conti ; e in “qualunque parte del Regno, dov’egli lì trovalTe con facoltà ordinaria potea giudicar di tutte le caufe . Grande fu , iìccome. vedremo , 1’ autorità de’ Metìi Regali * ma quefla era delegata e temporanea, e da effi ancora fu lecito 1’appellare al Conte Palatino. Però infìgne Privilegio fu il conceduto da Carlo il GroiTo Re a Wibodo Vefcovo di Parma, come s’ha dall’U-ghelli Tom. 2. Ital. Sac. Habcat ( ivi fi legge ) ipfius Ecclefia Epifcopus licentìam diflringendi, defin tendi, v.efdelikerandi tamquam nofiri Comes Palata , omnes res & familras tam omnium Clericorum , quamque omnium ha-bitantium infra, prceòiclam Civitatem Parma . Così Ottone I. Augullo nell’ Anno 962. concedette ab Uberto Vefcovo dalla medefima Città , utfn nofier Mijfus , & habeat poteflatem deliberandi &c. tamquam nofiri Comes Pa-latii. Un limile Privilegio impetrarono i Vefcovi di Afli, Lodi, ed altri. Palliamo ora ad investigare , per quanto fi potrà , la ferie de i Conti Palatini d’Italia . * In uno finimento di Pifloia fpettante all’Anno 812. viene enunziato un richiamo, lungo tempo prima fatto tempore Domini Pippìni Regis ( d’ Italia ) ad Paulinum Patriarcham , Arnonem Archicpifcopum , Farduijum Abbatem , & Echerigum Comitem. Palatii , vel relìquo* loco eorum , qui tunc lue in Italia Mißt fuerunt &c. Ecco il primo Conte del Palazzo, ch’io abbia trovato in Italia , fe pur egli efercitava qui un tale Ufizio . Sotto lo flefTo Carlo Magno la Cronica di Farfa ci fa vedere Hebroardo Conte del Palalo, e in un Placito tenuto nella Città di Spoleti nell’Anno 814. comparifce Suppone Conte del Palarlo, che precede Guinigifo ed Eccideo Duchi, Fors’egli lo ile fio è , che nell’Anno 822. fu da Lodovico Pio creato Duca di Spoleti. Siccome abbiamo da Eginardo ne gli Annali all’anno 823. elTendoii portato Lottario Figlio di elio Auguilo a vifitare il Pa* dre , quu'm Imperatori de Jufiitia in Italia a fe partim faci a partim inchoa-ta fecijfet indicium : miffus efi in Italiani Adalharàus Comes Palatii jufj’umque eß, ut Mauringum Brixtee Comitem fecum afjurneret , & inchoatas jufiitiàs perficere curaret. Non è chiaro , fe Adalardo efercitaife in Italia la Carica di Conte del Palazzo ; ma è ben verifimile , che avendo Lodovico Pio ceduto al Figlio Lcttavio il governo del Regno d’Italia, il provvedere anche di chi foileneffe quel grado. Fu poi nell’Anno Tegnente §24. per Diff. Ital. T. /. G la