4io Dissertazione S. VVLTVS DE LVCA. Cioè confervano i Luccheiì nella lor Cattedrale la Statua di Legno del Signor noftro pendente dalla Croce con Corona Regale in Capo. Grande ne è la venerazione, antica là fama, credendoli, che quefta rapprefenti la vera effigie del Divino Salvator no-iìro , fatta da S. Nicodemo , e miracolofamente pervenuta a Lucca. Que-ile Leggende e Traslazioni miracolofe facile fu ne’tempi dell’ignoranza l’inventarle , più facile il crederle. Per quanto racconta Franco Sacchetti Autoredel 1300. nella Novella 73. Fra Nicolao Siciliano dell’Ordine de’ Minori , dottiilìmo Maeftro di Teologia , in una pubblica Predica parlando della Faccia di Crifto , diceva : None fatta come la Faccialei Prol- io Santo , che è colà : che ben ci vtgno a crepare , Je Crifto fu così fatto. Dilli nondimeno antica la fama e il credito di quella facra Immagine . Anche nel Secolo Undecimo Guglielmo li. Re d’Inghilterra , come s’ ha da Guglielmo Malmesb^rienfe nel Lib. IV. Hiß. e da Eadmero Lib. I. e II. H'.fi. foleva giurare Per Sanclum Vultum de Luca. L’Autore Fran-zefe del Libro intitòlato Les Amenità^ de la Crincjue , penfa che quel Re giù rafie pel janto Volto del Signore dipinto da San Luca. Ma penfo che s’ inganni. Ebbero dunque in ufo i Luccheiì di mettere quello Volto Santa nelle lore Monete. Quando cominciaffero a farlo, mi è ignoto. L’ Ottone Re qui menzionato potrebbe edere Ottone III. che per molti Anni col folo titolo di Re tenne il Regno d’Italia , e fu poi coronato Imperadore nell’ Anno 996. Ma potrebbe anche edere Ottone IV. che circa il 1209. molti privilegi, e grazie compartì al Popolo di Lucca. Certamente il Volto Santo fi truova. frequente ne gli antichi Denari di quella Città. Ho anche veduto le lor picciole Monete di rame, cioè Setini, batture in quefti ultimi tempi, ne’quali fi legge LIBERTÀS, e all’intorno OTTO REX : fegno , che riguardavano uno de gli Ottoni, e probabilmente il Quarto , per loro Benefattore , e per chi loro avea confermato il Gius di battere Moneta, tolto forfè ad effi da alcun altro . Anche i Genovefi ripetevano una volta nelle lor Monete Corrado Re per quefta cagione. L’xi. ha le Sigle trovate anche nelle precedenti , che paiono due TT. o pur due Colonne legate con una traveda nel mezzo. Pare che fieno il Monogramma di OTTO, e che ne faceffero iérnpre memoria per la ragione poco fa accennata . Leggefi qui nel contorno OTTO REX, e nel rovefcio l’effigie fuddetta colle lettere S. VVLTVS DE LVCA. & La xii. ha nel mezzo LVCA , e nel contorno OTTO IMPERATOR. Nel rovefcio l’immagine fuddetta celle lettere SANTVS VVL-T\ S. Può quella appartenere ad uno de gli antichi Ottoni, ma anche al Quarto, ¿apponendola battuta, da che egli fu dichiarato lmpc* rad ore. La