[27.rv.L9] Consiglio diplomatico italiano 477 Sono stati presentati al Consiglio Supremo dei Tre dal vice-presidente Sifton, in mio luogo e vece. Un articolo che doveva, secondo la rappresentanza italiana, essere redatto come disposizione permanente, su proposta del Presidente Wilson è stato invece approvato come disposizione temporanea. È un primo segno di dispetto? Sono stati approvati i testi preparati dal comitato riparazioni per i pagamenti in prodotti chimici, carboni e suoi derivati. I tedeschi sono attesi fra quattro giorni; sono dunque state stabilite le norme procedurali circa la verifica dei poteri e circa la consegna e la discussione del trattato. Tutte le rappresentanze dei belligeranti saranno presenti alla consegna. I tedeschi non potranno fare comunicazioni verbali in ordine al trattato; tutte le loro osservazioni dovranno essere formulate per iscritto, in francese ed in inglese, entro un termine massimo di quindici giorni; poi dovranno firmare. Dovendo ciascuna delegazione alleata presentare le credenziali, il Consiglio Supremo ha ritenuto che ormai abbia acquistato carattere di urgenza la questione del riconoscimento della Jugoslavia. La delegazione serba intende di rappresentare non più il Regno di Serbia, ma il Regno unito dei serbi, croati e sloveni. Esaminiamo poi assieme e minuziosamente le notizie che ci arrivano dall’Italia. Come aveva previsto Lloyd George, in tutto il nostro Paese vi è stato un violento scoppio d’indignazione appena conosciuto il manifesto di Wilson. La condotta di Orlando e di Sonnino è entusiasticamente approvata, e vibra altissimo il patriottismo dell’intera Nazione. Dovunque si preparano e già si tengono comizi molto movimentati. Orlando è stato ricevuto trionfalmente a Torino ed ha pronunciato un fiero discorso. Ci pare però che l’intonazione sia eccessiva; fra l’altro, egli avrebbe parafrasato le parole di Vittorio Emanuele II nell’incontro con Radetzki