Settima. 51 tri Atti ancora, iifcorge, che il Conte del Palazzo aveva un Vicario, appellato perciò Vicecomes , oggidì Vifconte. Nel Concilio tenuto in Pavia l’Anno 876. per l’elezione di Carlo Calvo, fra i Principi d’Italia fi vede regiilrato Boderadus , o pure Bodradus Comes Palatii ; e preffo il Campi nella Storia Ecclefiailica di Piacenza in una Donazione dell’ Anno 899. è menzionato Everardus Comes finis bo. me. Boderadi , qui fuit Corniti Palatino . Sofpetto io, ch’ivi fia fcritto Palatii , perchè non era allora in ufo il Comes Palatinus. -In fatti più di fotto fi fa menzione anima quondam bo. m. Boderadi Corniti Palatio. Un bel Placito tenuto nell’880. da effo Boderado nella Città di Pavia alla prefenza di Carlo il Groffo Re , e di A ¿cardo Vejcovo di Vicema non conofciuto dall’ Ughelli, ho io dato alla luce, dove troviamo memoria Curtis Ducati #nella Città di Torino, perchè ivi una volta era la reiìdenza di un Duca . Ma onde viene , che in un Diploma di effo Re Carlo del precedente anno 879. efiilente nell’ Archivio de’Canonici di Reggio , Per-toldus Iìluflris Comes Palatii è nominato quando e prima e dopo fu in poffeffo di quella Carica Boderado ? Altro non so penfar io , fe non che quefto Bertoldo foffe Conte del Palazzo per gli Stati di Germania di Carlo il Groffo , e venuto con lui in Italia j o pure che due in que-fti tempi foffero in Italia i Conti del facro Palazzo . Regnando poi Guido Imperadore, in un Privilegio da lui conceduto a Leodoino Vefcovo di Modena nell’Anno 891 , fi vede riferito Maimfredus Comes facri Palatii . Siccome ancora fotto Lamberto Augufto di lui Figlio all’Anno 897. in un Placito tenuto in Firenze comparifce Amedeus Comes Pala-ài . Due Diplomi di Lodovico 111. Imperadore rapportati dal P. Ceìeili-no nella Storia di Bergomo ci fanno vedere Sigefredo Conte del Palalo. Ho io pubblicato un bel Placito dell’ Anno 903. tenuto davanti Berengario I. Re d’Italia , da cui fi fcorge , che Imengarda Monaca Figlia- di Lodovico II. Augiìflo avea donato a Scamburgia Badeffa'del Moniilero di San Siilo le Corti di Guafla.Ua e Lupara a lei lafciate da Angelberga Imperatrice fua Madre. Prefiede a quell’Atto Sigifr&dus Comes Falcidi, & Comes ipfius Comitatus Piacentini . Fra teftimonj s’incontra ivi AdeU manno Vzfeovo di Concordia, che 1’Ughelli non conobbe. Ho io parimente prodotto un Diploma del fuddetto Berengario divenuto Imperadore, con cui nell’Anno 917. conferma a Berta fua Figlia, Bacjeffa nel Moniitero Piacentino di San Siilo, il governo e i Beni di quel facro Luogo , avendo di ciò pregato Oldencus illufler Marchio , Jacrique Palata noflri Comes. Di lui pure fi trova menzione in un Diploma del 920. per la Chiefa di Monza nel Tomo IV. dell’ Italia fa-cra . Parimente Liutprando nel Lib. II. Cap. 15. della Storia parla di quefto Olderico con dire, che Suevorum fanguine duxercu oriqinem , e che fu di poi uccifo da gli Ungeteci. Da che fu creato -Ugo Re d’Ita- G 2 ‘ lia,