222 Telegramma negativo da Washington [io.xii.i8] io Dicembre. Alle ore 15 Glémentel ed io siamo chiamati da Lord Reading e troviamo presso di lui Hoover. Questi ci comunica di avere ricevuto un telegramma dalla sua Tesoreria che gli rifiuta di entrare, per ora almeno, in qualsiasi organizzazione finanziaria interalleata. Barriera insuperabile è la loro idea fissa della difesa del dollaro. E non capiscono che proprio rifiutandosi di vedere e di prevedere molto lontano, anche il dollaro potrà passare seri pericoli. Glémentel ed io dichiariamo di non poterci arrendere, che riferiremo ai nostri Governi e che ci riserviamo di riprendere la discussione in sede di conferenza della pace. Però la Tesoreria americana, e insieme ad essa la Tesoreria inglese, come da immediata dichiarazione di Lord Reading, continuano agli Alleati tutto il credito necessario per l’approvvigionamento delle materie alimentari ed anche di materie prime per un periodo che verrà fissato in seguito. Questi crediti però sono da farsi in merci e non in denaro, cosi che mi rimane sempre la grande preoccupazione di non poter comperare sui mercati neutri, dove le disponibilità sono larghissime e i prezzi molto più favorevoli. Dobbiamo poi contentarci di proclamare la necessità della organizzazione permanente del Consiglio Supremo interalleato per gli approvvigionamenti agli Stati vincitori e pei soccorsi agli Stati vinti. Si fissa un quantitativo di 6.350.000 tonnellate divisibili in 8 mesi, in ragione di circa 790.000 tonnellate al mese, che le flotte mercantili dovranno trasportare nei porti delle regioni liberate, o delle neutrali o delle nemiche. Questo quantitativo è distribuito in ragione di 3 milioni di tonnellate a favore delle popolazioni amiche liberate, di 1.350.000 tonnellate a favore delle popolazioni neutrali, e di 2 milioni di tonnellate a favore delle popolazioni nemiche. Con mio vivo dispiacere vedo che nei giornali italiani si riaccende la polemica sulla questione italo-jugoslava, che