Decima quarta. 12.7 era difettofo, fi potea vendere. Mancando al fuo Ufizio, o commettendo qualche cattiva azione , e fuggendo , poteva il Padrone gaftigar-Jo. Perciò ordinariamente col maggior poflibile iludió proccuravano i Servi di rendere un buon fervigio a chi ne era Signore,e maffimaraen-te per la fperanza di effer ricompenfati col dono della libertà . Tutti riflefli, che potrebbero far defiderare oggidì, che fi rmovaffe l’ufo de gli antichi Servi. Ma non andava efente da molte pendoni, e failidj il coilume d’allora. Imperciocché bifognava comperarci Servi, e a caro prezzo, e quello fi perdeva , mancando eilì di vita, o contraendo ma-la fanità , o fuggendo. Se commettevano qualche capitai delitto toccava al Padrone di farne la penitenza , cioè di pagar la pena importa a quel misfatto. Allorché cofloro fuggivano, gran briga era il cercarli , e ridurli, ed occorrevano molte fpefe , e liti. Talvolta aneara bifognava litigare davanti a i Giudici, fe coloro negavano d’ eflere Servi. Oltre a ciò feguivano Matrimonj fra i Servi di diverfi Padroni : il che era uno non lieve imbroglio , perchè non fi potevano feiogliere, e conveniva ciò non oilante, che feguitaffero a fervire i loro Padroni. Queili, ed altri incomodi , eh’ io tralafcio , quei furono in fíne , che fecero decadere l’ufo de’ Servi. Principalmente nondimeno contribuirono a ciò ls mutazioni feguite in Italia dopo il 1100. per efferfi tante Città e-rette in Repubbliche , e per le tante guerre fufeitate fra loro. Allorché fiorì l’imperio Romano, e il Regno Longobardico, e Franco, fe un Servo fuggiva da una in altra Città, non riufeiva tanto difficile il ricuperarlo , perchè v’ erano più Leggi ordinanti, che niuno ricoveraife , occultale, o traghettale i Servi fuggitivi. Ma da che l’Italia fi partì in tanti Dominj , e guerra bene fpeffo bolliva, più non fu facile il tenere in freno i Servi, e fe fuggivano il ricuperarli. Si aggiunfe il bifo-gno della guerra. Sotto i Romani furono efclufi dalia Milizia i Servi, sì perchè riguardati come gente viliffima , e sì ancora per timore, che avvezzati all armi non faceiFero fedizioni, e fi rivoltafiero contro i Padroni, e contro la fleiTa Repubblica. Solamente a’ tempi di Annibaie pel gran bifogno fi arrotarono i Servi, ma con dichiararli prima perfone Libere . Altrettanto fi praticò fotto i Longobardi, e Franchi. Ma effen-do divenute sì frequenti le guerre in Italia fra le fìeiTe Città nel Secolo Dodiceiìmo, troppo fi farebbe fcarfeggiato di Soldati, ove non fi foffe permeffo a i Servi di militare. Però andò in difufo l’antico rigore, e fu loro conceduta la Libertà , affinchè prendeffero 1’ armi per la Patria , e per difendere i contini. Avea Giuilimano nell’ Autent. Quicquid Novella 81. Codic. de Emancip. ordinato, ut fi quis Servus, feiente Donino, mereatur m Lui ¡rn , repente in ipfim rapiatur in^enuitatem. Nella Storia Macella di Bologna da me pubblicata nel Tomo XVIII. Rer. Ital. fi legge ah’Anno 1256. Furono liberati i Rujlici del Contado di Bo-