Ventesimaprima; 2.1$ fa mirabile, che Tarmi di elio Federigo Auguilo fodero giunte a quella Città, ha res, dic’egli, incredibihs vifa efl, eo quod Ferrarla , PaBo z£j~ injlagnante, 61 Paiudes impermeabiles fadente, mummento locorum fidens , cmnem vicinam fuam intrepida & fu.pe.rba riderei . Grande obbligo ha quella Città a’Principi Eitenfi per avere ridotto in si buono ftato le campagne in quelle parti. Tante Paludi per le torbide de gli sfrenati Fiumi alzandoli e feccan-dofi , giunfero poi arenderfi arabili, ma con reitare in molti Luoghi per molti/lime braccia coperto l’antichiffimo piano e fuolo delle Città. Ciò fpezialmente fi ofTerva in Modena , le cui antiche rovine lì ofiervano feD-pellite ben profondamente a’noftri dì. Scrive Strabone nel Lib. V. delia Geografia. Lanam mollem & omnium longe optimam producunt loca circa Munnam & Scutanam ( leggi Scultenam ) flumen . Molto certamente è in pregio anche oggidì la lana Modenefe ; ma non fembra corrifpon-dente all’elogio di Strabene , forfè perchè mutata con tante alluvioni la faccia del terreno , e la bontà de i pafcolL Effendo pertanto ijata ne vecchi tempi maifimamente la Lombardia occupata da tante Selve e Paludi , ne vien per confeguenza , che di gran lunga foife minore allora il numero de gli abitatori , che oggidì . Ma da che tornò la Pace in que-ite contrade , e crebbe la cupidigia e induitria delle perfone , applicol-fi la gente ad arginare gli sregolati Fiumi, a leccar le Paludi , a sradicare i Bofchì . In uno Strumento della Conteffa Matilda dell’ Anno iiÌ2. preifo il Bacchini Storia di Polirone leggiamo Terram quamdam, qua nurìc extirpatur, ex parte flirpatam , ex parte cum Stiva , qua efì po-fita in Curia Maffa infra Comitatum Ferrarla in fundo , quod dicitur Margarino j a fecundo capite Palus , qua dicitur Albolini ; ab altero latore Run-chus de Johanne Anaflajìi. Nel Veronefe una gran Selva occupava il ter* ritorio di Nogara. In un Breve di Papa Innocenzo II. fcritto a quel Popolo circa l’Anno 1136. fi legge : Perlatum efl ad aures noflras , quod No-garienfem Silvam , quatn Comitijfa Matildis a Monajlenó Nonamulano fub annuali penfione tenuit &c. extlrpaveritis , eamque veftris ufìbus excolatis &c, Chiamavanfì Ronchi e Roncona dall’antica parola Latina Rune a re , i luoghi che dopo sradicate le Selve fi riducevano a coltura. In uno Strumento Ferrarefe del 1113. abbiamo , Terram autem illam , quamroncaboy frui debeo per annos tres -, pofiea reddam Terratlcum . Ecco la ricompenfa di chi (chiamava i Bofchi per farne de’campi più utili. In altro Strumento da me prodotto nella Part. I. delle Antich. Eftenfi è fatta menzione de Samplis & Amplis. Ho (tentato un pezzo a trovarne il fignifìcato. Ora dico, effere Itati ia medeiima cofa Xampla , e i Ronchi. In tale fenfo , come notò il Du Cange fi tritava Terra exemplata , Exemptatio, ed E-xemplum , che è lo iteifo con Xamplum. Forfè vengono tali voci corrotte «lai Latino Exampliare ; e di là non inverifimilmente è' nata la parola Scempio,