j 88 Dissertazione ¿'■V, «i.' ’ - t*. '■ «.• mÈr to nell’Anno 1031. da Corrado I. Auguilo ad Ubaldo Vefcovo di Cremona, dove fon quelle parole. Alias confuetudines, c¡uas fui Antecejfores ad. illam poteflatem pertinentes♦, & Angarias quondam habuerunt, & Fotrum de ipfa Civitate , quod ad noflrum fervitium colligi ufus fuit, & porcos Ari-mannorum, & Albergarías &c exigant. Era poi tarato quanto ogni Città e Cartello dovea pagare per eiTo Fodro. Arrigo IV. Re di Germania ed Italia nel 1079. confermando rutti i Beni e Privilegj al Vefcovo di Padova, fra 1’altre cofe annovera ancor quella: Infuper feptem Libras moneta: Vemetiarum, cuas in nojìro adventu in Regnum Italicum Sa-cenfes una caufa, quia Epijcopus Padua ejl Comes Sacenfs, & Prcecepto Patris nofiri dicunt fe no bis debere. Niun tempo c’è ilato efente da aggravj, e pare che quelli andando innanzi lempre più crefceffero. Ogni età conobbe le Argarie , e Perangarie, iiccome ancora le Collette, chiamate ancora Collat(e, e in un Edirro di Teoderico Re de i Goti Collationes, che oggidì portano il nome di Colte. Antica è parimente il nome di Da^io, truovandofi nel-le vecchie Carte Data, Datia} Daddh, e Dationes. *Anzi v’ erano tributi ed aggravj, de’quali troviamo il nome fenza fapere ciò, che figni-ficaiTero# In un Diploma di Adelgifo Re de’Longobardi dell’Anno 773. ♦ ( fe pure è Documento ficuro ) rapportato nel Bollano Cafinenfe Tom. 2. Conftit. 20. fi legge: Concedimus per ipfa Monafleria omnes Scufa's publicas , <& Angarias atque Operas, & Dationes, vel Calléelas , feu Telo-neo, & Siliquatico de fngulas Ai ere a turas & Portoras &c. Che razza di aggravio foíTero le Scufie, non ho chi me lo infegni. Abbiamo anche un Diploma di Arrigo II. fra gl’Imperàdori, con cui.nell’Anno 1055. conferma i I or Beni a i Canonici di Cremona, cum diflriSu, cum porcis & vervecibus , cum ■ Operi bus, & omnibus Scuffis. Oííerviíi poi quali Regalie e tributi pretendere Federigo I. imperatore dal Popolo di Crema per l’Ifola di Fulcherio nell’Anno 1188. In bis locis ( così ha il Decreto con-fervato nell’Archivio della Città di Cremona ) habuit & tenuit Dominus imperator per fuos medietatem toiius Vini ( veggafi che eiòrbitante Tributo ) & de terris Militum quàrtum -, de cereris vero tertium ; & plenum ju-nsdictionem, honorem plenum, & diflriclum: feilieet Foàrum, Manna, Er-baticum , Efcaucvm, Tenfas , Malgas , Cafcias, Pifcationes , Venationes , Silvas omnes &c. Non iaprei dire, cofa foíTero le Malghe*Per conto delle Tenfe pare lo ileffo che le ToJJe. Nella Storia Veneta del Sanuto fono mentovate le Tanfe de'Notai, le Tanfe de Giudici. Ma in uno Strumento del Comune di Modena dell’Anno 1281. fi legge: Commune Fi-nahs Muùnenf s $ebeat dare pro eorum ( cioè de’ Mercatanti Lucch^/i } fecuritate Tanfim a Finali ufque Bondenum cum kominibus armatis. Qui iembra una Scorta. PreíTo 1’ Ughelíi ne’Vefcovi Salernitani fi truova Au-dientia per una ipecie di tributo. E ne’Vefcovi di Canne flne callao (forfè col-