Dissertazione chiteäj. fuerint. Senza fallo fu prefa quella denominazione da un Luogo, non già da Luogo pollo in Romanula, o fiu Romandiola , oggidì Romagna, e anticamente Flaminia ; ma bensì dalla Città e Contado di Como. Quel Lago ne’Secoli di mezzo eia appellato Lacus Com&cinus , Infula Comacina . Perchè màfiimamente da quella contrada fi prendevano una volta i Muratori più abili ( e ne vengono anche oggidì ) però venivano chiamati Magifirì Comadm. Noi tuttavia diamo loro l’onorevol titolo di Maßri, o Maeflri. Parole fono di M itteo Villani Lib. Vili. Cap. 58. della Storia : Tutti ma felli e femmine, piccoli e grandi vi furono per Mae-firi, Manovali &c. Per la lìelìa ragione di proccurare il vitto a gli uomini non mancò mai l’Arte neceffaria dell’ Agricoltura , nè fi desiderarono contadini e ortolani pratici del loro meftiere , nè gli Strumenti ne-cefiarj a tal profeffione. Neila Cronica del Volturno all’Anno 779. anche i Rullici vengono regalati del titolo di Maeitri, leggendoli così in un Documento j Nunc & Magflros, hoc eß Villanos , qui cum mannarias fuas foliù fucrant in fupraferipta Cune Magiflerium facere , iòefl Lupari &c. Da Magißerium , o da Minßerium , è venuto il nollro Meßlere. Equi a me lìa lecito di ofleivare, che noi abbiam ricevuto dai più antichi Secoli, e ritenerli tuttavia da i coltivatori della campagna varie forte di grani e legumi, che confervano 1’ antico nome, ed altre, che 1’ hanno mutato, fino a trovarli difficultà in ben combinarle colle mentovate da gli antichi Latini. Fors’anche abbiam grano non conofciuto da ì più remoti Secoli, quale appunto fi crede il chiamato da noi Frumentone , da i Milanelì Melgone, e da altri Grano Turco , o Frumento Indiano . Mai£ lo chiamano gl’indiani. Imperciocché noi abbiamo del Frumento groffo e minuto , di cui anche fi truova menzione nelle vecchie Carte. Parimente abbiamo le fpecie di varj grani confermanti l’antico lor nome, come l’Or^o, Miglio, Panico, Fava, Farro, Cecidi vaiie forte, Veccia, o Ve^a -, del Rifo appellato Ori^a dai Latini ; la Cfercia chiamata anticamente Cicercula j i Fagiuoli di molte fpecie ; la Lente , \aSe-gala chiamata da gli Antichi Siligo , fe s”ha da credere al Mattiolo, ripugnandovi lo Scaligero ; i Lupini, la Vena, e i Pifelli , come fi chiamano in Roma da Pißs della Lingua Latina. I Modenelì appellano quello legume Ruàca, di cui abbiamo un’altra fpecie appellata da i noilri Villani e da gli Spagnuoli Arvi&a , e da’Fiorentini Rubiglia , voce che il Menagio malamente traile da Lupino , perchè probabilmente viene dall’ Ervilla di Varrone . Il Monaco di Bobbio , che circa l’Anno 930. Icrive-va i Miracoli di San Colombano predò il Mabillone ne’ Secoli Bened. fcri-ve così: Legumen Pis ( leggo Piß ) quod Ruflici Herbìliam vocant. Da Harbiha venne Rubiglia ; e i Modenelì ne formarono Ervigha, pofeia Er-veia , o Arveia . In oltre noi abbiamo la Spella, chiamata da i Latini Z ea. Altre forte ancora poffediamo di Frumento , che fi pojjono credere note